Rassegna storica del Risorgimento
1849-1853 ;"ASSOCIAZIONE NAZIONALE ITALIANA"; MAZZINI GIUSEPPE
anno
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1929
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pagina
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109
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furono Achille TaddeiOiovauni Preti. L'avvocato Petroui intanto, studiate accuratamente le condizioni 6 le disposizioni d'animo dei liberali romani, avvertiva il Mazzini essere aurora intempesti-vo annunziare la trasformazione avvenuta del Partito Ragionale in Partito d'Azione (15). I finn non hanno fatto breccia nel popolo, scriveva egli al Mazzini, ma hanno trovato adesioni tra la lasse media; però a.nche in questa, no trovato novelli apostoli della nostra idea che mi danno campo a riorganizzare anche meglio di prima la Democrazia Romana, e posso con certezza ripetervi che sorto ogni rapporto il male ha generato un bene .
Egli non attribuisce grande importanza- alla scissione dei t'usi ; in li orna non v'è scissione di masse, come vuol far credere il Gomitato fusionista, protestava, Roma è decisamente ed eminentemente repubblicana... ho potuto dabitarne un momento, ne doman-do perdono a Roma. Ma altresì è vero che in Roma l'organizzazione era molto compatta e i fusi ne avevano in mano le fila, bisogna adunque riorganizzare.11 Credo indispensabile die questa riorganizzazione si compia prima di dar mano all'azione, massime 4Be a Roma, lo che finora non so, riservaste l'iniziativa .
In un altro punto della stessa lettera al Mazzini, (che era datata: Roma 10 Magg.), diceva: Credo tìualinente he dobbiamo prepararci all'azione per cominciare il più presto possibile, e chiamarvi il Popolo quando iremo pronti ad agire, ma non un'ora prima. Parlando dei fusi, li chiama raggiratori vilissimi e spie del .governo, tanto che sconsiglia il Mazzini dal recarsi in Roma, com'era suo disegno, perchè la sua venuta sarebbe stata impruden-lissima e conosciuta dai fusi, mentre quando fosse stata decisa l'azione, essa sarebbe riuscita di grande utilità.
Appena 10 giorni dopo, il 20 maggio, inviava altra lettera al ]tfazzini (16), con nuovi ragguagli sullo stato di Roma Esortava a non cedere il nome di Associazione Nazionale, usurpato dai fusi, poiché riteneva ebe ciò sarebbe stato un cedere il campo a nemico ormai quasi vinto. Per evitare che nascesse un dualismo fatale,. diceva *wer deposta interamente l'idea di costituire un Comitato Romano, mentre aveva deciso di concentrare ogni lavoro nella Direzione. Credeva ancora immaturo il popolo per annunziare la tra-forraasrìotie avvenuta con it ;cr4one del Partito d'Azione. Bìso-
(15) y. Appendice, doc. a. L (16). . Aunewl.k-e, doc. uK .5).,