Rassegna storica del Risorgimento
1849-1853 ;"ASSOCIAZIONE NAZIONALE ITALIANA"; MAZZINI GIUSEPPE
anno
<
1929
>
pagina
<
112
>
112
Rt-a (i tiffUiimvtti
simultaneaTuente in altre parti d'Italia, tm esse principulissiraa Roma, donde Mazzini voleva che tutti ì rospilatori si ispirassero, desiderando questa centro ai molo, senza peraltro riservarle l'iniziativa, elie poteva essere presa da qualunque regione si l'osse sentita forte abbastanza per insorgere.
CAPITOLO IV. ('OXGIUIiA MAZZfXrA.XA 1>EL Éf 4 M>MA.
SOMMARIO: La spedizioni* degli otto emigrati di Genov.i - Lo sbocco di l'alo - Ercole Rosoni si costituisce ili carceÉé - il rivelo U Antonio Catenacci - Il giudizio di Mn/.zini sulle condizioni europee - La cir celare del 6 luglio 1853 - Le condizioni d'Ifidia nel pensiero di Scipione Pistrucci e Massimiliano Grazia - I repubblicani vogliono per loro l'iniziativa del moto - Preparativi e possibilità, di riuscita di questo secondo i Repubblicani - Programma dei rivoltosi - Gli arresti del 15 Agosto.
Kel pili grande segreto lavorava in Roma la Direzione Centrale a preparare l'insurrezione, poiché oltre il timore di sorprese da paà?te della polizia-, essa temeva continuamente le vendette dei fusi. Il moto si preparava di concerto con diversi emigrati che risiedevano in Genova e specialmente con Ercole Eoselli. il quale per ordine del Mazzini avrebbe dovuto capitanare il moto stesso in Romà -con Enrico Mazzoni, Scipione Pistrucci, Sisto Vinciguerra e Massimiliano Grazia, I cospiratori avrebbero desiderato che Giacomo Medici, capo dell'Assoc. in Genova li avesse confortar! del suo aiuto, ma questi rimaneva allora titubante.
Bai cospiratori dunque si cercava di scuotere remigrazione col miraggio di un ritorno in patria pei'chè uscendo dal paese, eriveva il PistrnCGi, non abbiamo riulinciato al dirltQ di rien-tratrvi il più presto possibile, e al dovere di stimolare lineili fra *. nostri concittadini che si addormissero fra le catene). Ma chi opra ogni altro si occupava di fai- propaganda e trovar giovani per anelare a Roma, onde in quella città dar moto all'insurrezione,; era Ercole Roselli, romano, fratello del generale della Repubblica - Romana. Pietro. Otto giovani, quasi tutti romani, desiderosi di servire In Patria e insieme di rivedere le famiglie risposero al suo appello. Essi furono Annibale buca.relli, ronia.no, Antonio Catenacci da. Palonibara, Antonio Palma romano. Cesare Tassi roma-ncy'lTOvaffni I>e Gami11is romano, Gìovauui D'Emiliani romano, <Jiacomo Pinaroli di Trecttit e Augusto Bertoni da Faenza,