Rassegna storica del Risorgimento

1849-1853 ;"ASSOCIAZIONE NAZIONALE ITALIANA"; MAZZINI GIUSEPPE
anno <1929>   pagina <122>
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Avrebbe perciò egli votato..he il Petroui fosse1 tradotto a Bo­logna per unire il suo processo ! anello degli altri arrestati ; nui questo si lece invece in Roma, poiché i cospiratori ivi accusati era-no qnasi tutti romani.
Il processo che si istmi era davvero grande per il numero 4. gli imputati; essi furono 79 presenti, ridotti per le successive- di­missioni a 58, e 4 contumaci: Mazzini. Luigi lManciaui, Massimi­liano Grazia e Sisto Vinciguerra.
Come risulta dal titolo, due erano le accuse: fondazione di Società Segreta e organizzazione di insurrezione contro il Sovrano il Governo. I giudici processanti istruirono il processo con mol­ta scrupolosità, e possiamo anche dire che giudicarono con benevo­lenza. Non si usarono davvero quelle pessime arti di cui parla il De Cesare, per ottenere dai carcerati .riveli dietro promessa -di impunità. Ma questa fu chiesta spontaneamente da vari cospira­tori che si vollero rendere confessi. Il processo fu istruito non solo contro i puri, ma anche contro i fusi, i quali sebbene non avessero partecipato affatto a quel movinieuto, anzi l'avessero condannato come dannoso, pure erano già noti alla polizia non solo come an­tichi mazziniani, ma Come fondatori del nuovo partito detto dei fusionisti , il quale si proponeva lo stesso scopo di quello re­pubblicano, rovesciare cioè prima o poi, il Governo Pontificio ed unificare r Italia, fon farà mera viglia dunque se la polizia, anche perchè informata che essi lavoravano, profittando delle rotte fila del?Associazione Mazziniana,, ad estendere il proprio partito, il 2ti novembre facesse eseguire l'arresto dei principali capi fusionisti.

La maggior parte degli imputati era gente di nessun conto, tutti borghesi e popolani, affatto influenti nella società sia per danaro che per uffici pubblici, fidenti soltanto nelle proprie capa­cità di sacrifìcio, nel personale disinteresse, nella propria disciplina, Di aristocratici vi figurava il solo Enrico Ruspoli di 22 anni, di Sigismondo dei Principi Ruspoli, già cadetto nell'esercito della repubblica romana, che s'era conservato sempre legato da buoni rapporti coi liberali. Di' studenti ve ne figuravano due: Adolfo Lepri appena diciassettenne* che fu poi dimesso avuto riguardo alla sua giovane età, e Virgilio Rude! studente di chirurgia, clic era in strette relazioni con i capi tutti dell' Associazione. Le case di riunione furono molte, volta a volta esse divenivano centro di