Rassegna storica del Risorgimento
1849-1853 ;"ASSOCIAZIONE NAZIONALE ITALIANA"; MAZZINI GIUSEPPE
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1929
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Rara QnglwUn et I ì
sorprese. In questo senso inviava al Brizi ed alla Direzione in Bontà istL"UKÌwti in qneUe lettere.
In una del 27 ott. '53, la prima che il pfMl indirizzava alla nuova Direzione, 'confessa francamente che il Partito è decimata m meraviglia che in Ronia non si siano trovali 50 uomini risoluti, i quali cacciatisi ali*Appennino, "avessero formata una banda quale segnalo di protesta e resistenza Continuando' nell'inerzia, il Partito corre deliberatamente al suicidio dichiara jsolutamente -Eppure il popolo è con noi, la rivoluzione è preparata da un punto all'altro, non è necessaria l'iniziativa, ogni cosa è pronta per l'azione Se accettate queste norme dice infine ai nuovi rappresentanti, del Partito corrispondiamo e attivamente. Dove crediate l'Italia impotente a redimersi "da per sé, e decretata la nostra inerzia, allora smettete, non create vittime inutili. Uè io, né altri possiamo più lavorare con chi manca di fede per cogliere i risultati del lavoro . Si fa poi a suggerire i mezzi più adatti per l'aggiungere lo scopo. Se in "Roma si potesse, dice, adottando il metodo delle sorprese, impossessarsi dello Stato Maggiore Generale, oppure compiendo una strage inaudita di tutti i nemici stranieri e domestici, eroicamente sorgere "ed emanciparsi : un, evento, storico concepito in Roma avrebbe tali m-snlEfeaifii in Italia e fuori che bisognerebbe senza badare oltre, compiilo . Essendo ciò quasi impossibile, sul momento bisogna che muova la provincia: una leva in massa sarebbe preferibile, ma se questa non è possibile, bisogna costituire bande nazionali, segnatamente nei punti strategicamente più importanti, quali il quadrilatero descritto da Foligno, Perugia, Gubbio e Fabriano; il triangolo segnato da Spoleto, Terni e Rieti. Affinchè il fuoco della ribellione venisse suscitato anche nel vicino- Regno di Napoli, suggeriva il Mazzini di for. mare bande sulla frontiera napoletana, anzi era questa, la principale missione che egli aveva affidata all'Olivieri. Nella lettera del SS Ottobre (2*5) e nello scritto intitolato Nota clic il Mazzini dirigeva al Brizi, ripeteva le stefjfàè; istruzioni ed esprimeva al medesimo tutta la sua riconoscenza pur il lavoro vitale che figH aveva* -compiuto, riorganizzando.
Noteremo qui come Mazzini nel suo. intenso lavoro di riorga-
(25) Co.cTeBta Ietterò e l'imita Nota cho ho ugualmente riprodotte nel Giornale Oamiùfn Rosao g del 21 gennaio '29 VII - N. '!, sono riportate la dippentHce doe. nn, 10-ii.