Rassegna storica del Risorgimento

EMIGRAZIONE POLITICA ; TORINO
anno <1930>   pagina <262>
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Ma di fante amarezze lo *tìOfojnavtì ilìtctfcavia In presenza dei buoni amici che to amavano a nel le dimore in Pavia, Io spirito.gjlj si rasserenava.1 M. conobbe anche IpaStiinK pty.
Bai W luiu.i S03;è;fe sua nomina a capitano in seconda e la assegnatone alla ivjèté Bonfarìtè.. iEti ecco una uuov -amicizia illustre conciliarlo con la metropoli dov'è costretto a tornare : quella del pittore siciliano, (linseppe Errante :(fci col Rimale manterrà -Mei let gami'durati fino alla morirei '!M> lanlarita con BsMEoll gli Vpd consentito di affermarsi: anche come teoiaco .afiH't''1'! o deMsrte. della scherma, oltre, che come spadaccino tejiHiiife'j; ii collaborazione con l'amico, dava alla ìlice un Tratfcatoaccoito con mólta benev?* lenza da tutti e in ispeeie dagli ambienti ufficiali della Repubblica : né il lavoro doveva essere fine a sé stesso, ma costituire il nucleo di un'opera più vasta, per 1 traale net 1S0S-,. i due autori Satoltrarono una supplica all'Imperatore: ,(v. app. XIV).
' 33i dL3 novembre 1804, il decenne Domenico aveva raggiunto a Mi­lano. 16. ;Zf0;v strana vita fu quella del fanciullo, in mezzo al fragore delle spade continuamente brandite -dai due arrabiati schermidori : ma il vigile occhio dello aio lo seguiva incessantemente :
Quanto è difftctìe Sfèdu cannone scriveva allora il capitano ===: Eppure essa stimasi meno difficile che piantare una zucca. Que­sta è la" ragione che mancano gli uomini grandi, che la terra è piena di scellerati, che la umanità è degenerata- ! *
jatt /" mente di cotanto orgogU, WMÌÌM W'. /./. mpotQ'-amAoj itèm mmeSÉe rei mwe empie rUm óiid'Kané ff. gjfg* proMi:ii;d:a')nmÈO' dMfèft
libero guai gloriasttAuei dritti mirto,. èai1/tte.iH, e da simiylem wuétt pt'oiuMi (ili opprwaor. mhìwW0s
Me pMif dv. uni neer de' M (MI), b iwmt Ahtì fe cangiar Hra/nno e Wtertade, oh wmf ingoia e <jl dowittm- e- ;ffi '<jito
'(>,! iGloè li celebre giansenista bresciano.
(*>, tì-iuaBpi't: EititANiiE da Trapani (1700-1821) fa amico del Bossi a Mila­no ove dimorò. Dipinse a fresco a Civitavecchia la cupola della, cbleaa delia JVJorGe: a Boiata colloco nel 17JH nella chiesa di "SS; Vlncenao e ÀJsanaslo un quadro assai ammirato e compiuto nella giovanile età di anni. Nella Pina­coteca di 'JCrnpanl vi sono suoi ftjjndrJ in buon numero: 3E1. Ini scrisse il Can­cellieri, fasciò due scritta atti colósC é tèa. apprezzato anche "come schermitore. Fu sepolto Ito, tìoma a k Suimoiv, ma .in propani la meglio gli eresse un monumento;