Rassegna storica del Risorgimento

1815 ; TOLENTINO ; RIMINI (PROCLAMA DI) ; GIOACCHINO MURAT RE D
anno <1930>   pagina <290>
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l'iiuiii' 'ijl?ll'!ùlì-a' Èie hi fwluuu la flesltfliaya, erlgs- al Mistero ebe bi" rottahdosl lì Re essa valeva iflgtfjitgÉfe alia pncfigetìfe Ciotti W8 uri >nn issane le venne risposto che doleva al Ministero, die; noli ssenditojt principesse affi. offi non eravi: luogo adattata pai: lei. A questa risposta venne dalla. Regina re pifeato 'filila njuaUnique posto- sarebbe divenuto per lei É primo, ma anche a questa dichiarazione conaltrettanta uiMmilita quanto Con frasi ambigue il Mi­nistero le diceva non essere ciò possibile. Ad altre note chi* si succedevano si rispondeva semre con ambiguità. Finalmente l'ultima risposta si fu che essa non: poteva assistere alla coronazione del Re, .e -.eio senza quel frasario idipio* maico: èliè- .erasi dapprima adoperato. 'Intanto Che facevansi é preparativi a Westminster. a Brandebdufg House si stava coltivando il pensiero di andare a quella festa. Tutti facevano applauso a questa determinazione, e tutti; o per ignoranza o per inesperienza tradivano la Regina e la esponevano ad -una: crisi, che alla perfine doveva tornare a di lei danno. Questa sarebbe stato 11 moménto di far scoppiare ,una involuzione :é per do fare faceva d'uopo che la Regina fosse giovane e bella onde animoreeolla sua attrattiva dei bracci possenti a sostenerla, che fosse da tanto da montare arditamente a cavalo e. affrontare la sorte, cioè ò vincere o essere decapitata. La sua sorte Stava tra il trono e 11 patibolo : questo forse era l'evento il più probabile.
APPENDICE XXV (La morte della Regina)
Alle 12 circa (mezzanotte) del 30 luglio dopo il teatro dove andò s vedere mister ea celebre comico inglese andò a letto dóve non usci più (sic) Il settimo giorno* c0fe lunedì, parve migliorare : il mercordì alle ore 10 e 25 mi­nuti, spirò (li S agosto). Il tempo cominciò nella sera a. divenir burrascoso. I me­todisti andando a Rìchéinond si fermarono la Mattina davanti a Brandebourg House a cantare un inno sopra un battello a vapore, e: un Ministro loro fece un Sermone; Al ritorno, sul far della sera, ripeterono lo stesso inno. Pareva in tal (Circostanza uu triste augurio, e tale Cu l'impressione ohe recò neR'anima li liutai quel 11 die erano nella saia., tìna tristezza cupa era sparsa tutt'all'intorno.
Li porte dtvi piccolo naèfraho assediate di gente- che richiedeva con augu-stU novelle dell'ammalata e stava; in forse di rlchiederib notizie sopra notizie ogni, momento.: U tempo fu tristo assai I giorni consecutivi. Fu quasi appunto conteitiponaneaimeiité che naufragò un navicello che accampngnava il Re: fe Jc-landa, e dove eronvJ personaggi assai di distinzione]., per' la tempesta.
La domenica 11 tempo fu alquanto sereno, ma la notte fu una delle più belle e pia lucide, rischiarata da una luna limpidissima che pareva esser quella del mezzogiorno (cioè del sud). Fu questa notte che passeggiando diedi l'ultimo addio a quelle sponde, all'anima che non era piò quaggiù.