Rassegna storica del Risorgimento
1843-1844 ; AUSTRIA ; DIPLOMAZIA ; FRANCIA
anno
<
1930
>
pagina
<
310
>
3*
Lea Ekci
felicemente dalla forza pontificia, mostrava di nutrire serie apprensioni, perhMa popolazione di Bologna die era animata da buoni sentimenti in poche settimane era stata, corrotta e mostrava di essere-maldisposta di modo da llf? ifófétìaM fi 'per 3 nuovi movimenti che farebbe essa stessa e .ai (inali ella presterebbe il suo appoggio f[ U Sambxrjr riportando tale dispaccio aggiunge che si sospettava molto/, ignaro essere stato inviato dalla Francia, sebbene ciò non si fosse potuto provare e che la coincidenza degli avvenimenti italiani con quelli tritimi della Spagna mostrava come la propaganda rivoluzionaria; della quale però il Piemonte non aveva nulla da temere non omettesse niente per fare rinascere delle1 iìreosli f50revolS ai suoi piani di rivolgimento.
Intanto il governo francese bene edotto di queste mene aveva stabilito di sorvegliare i porti impedire ai liberali d'imbarcarsi, ma poiché ciò doveva riuscire piuttosto difficile a causa delie legi vigenti in Francia, era d'uopo quindi di grande vigilanza e accurato* aMe delle persone che venivano su vapori francesi i quali potevano trasportare anche iaìrjfci.
Il 2Junzi<> poi, Hb seguito alle notizie allarmanti che vari rapporti segue, .contenevano, aveva pregato:, il >Re Luigi Filippo perchè-obbligasse i suoi agenti a prendere misure più efficaci per impedire la riunione dei rifugiati politici italiani in Marsigli.-i i quali stavano complottando di venire in Italia per far nascere rivolte non solo negli Stata Ponti/Mei, ma anche nel Itegno di Napoli, nel ! >ueato di Modena e nel regno di Sardegna. Luigi Filippo, che già nel Consiglio del. .Ministri, aveva stabilito di fare internare i rifugiati politici in luoghi diversi da quelli dove si trovavano, dichiarava di aver dato a tal Uopo ordini precisi a Marsiglia e di avere la ferma intenzione dì sostenere i diritti legittimi del trono pontificio (2)i quindi mentre l'orleanese cercava di impedire q nalunque cosa che potesse costituire un giorno un casus belli tra Francia ed Austria, i'1 Cancelliere austriaco, il quale nonostante le (pehiarazioni del governo pontifìcie si preoccupava della calma nelle Legazioni solo apparente, (io credo temesse ti contraccolpo chetali moti a lungo andare potevano produrre nel suo dominio del Lombardo-Veneto) di nuovo affermava che
(li DfejmcGio ambttyv 17 settfltìtBte 1843, Iti Mario Degli Alberti, Voi. lllr pag. 232
m Nunziatura ai Parigi, Dispaccio 6 ottobre 1848, N. 4fl23Bì., Veai 4Pr
pendii N..