Rassegna storica del Risorgimento

1843-1844 ; AUSTRIA ; DIPLOMAZIA ; FRANCIA
anno <1930>   pagina <312>
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di libertà, sempre esistito in Francia e sconvolgere la sua tranquil­lità. E che il governo di Luigi Filippo temesse di contrariare troppo i liberali appare anche dai documenti.
Mons. Foraari ai primi d'otebre s'era rivolto al Ministro degli Esteri per stabilire insieme il modo di arrestare i Conti Francesco Lovatelli e Tulio Basponi (questo sotto il tìnto nome dei cocchiere Corsi) ma si vide che la cosa era impossibile a farsi a causa delie leggi del Paese le quali non davano alcuna autorità al governo e non v'era alcun motivo ]>lansibile per l'arresto, salvo la supposta falsi­ficazione del Passaporto (6) ; quindi solo il Basponi poteva essere arrestato. Sottomesso alla giustizia correzionale e condannato a poco tempo di prigione sarebbe stato ben presto rimesso in iibertà. Il nunzio non poteva .certamente contentarsi di sì poca cosa e aveva chiesto perciò se dietro domandi! del governo di S. Santità si po­tesse ottenere almeno l'estradizione, perchè, ottenutala, il Basponi poteva venire così in mano delle Autorità Pontificie; gli fu data ri­sposta negativa.
Mons. Fornari, abbastanza intelligente, non si illudeva che il governo francese gli avrebbe consegnato il Basponi-, tuttavia voleva vedere fino a che punto poteva giungere la cooperazione del Gabinet­to di Parigi. Dopo una tale risposta, che gli permetteva di compren­dere lo stato d'animo del 6-nizot, il nunzio credette bene di astenersi daiPinsistere su tale domanda, anche perchè non voleva dar campo ai giornali che si sarebbero prevalsi della leggiera pena per gridare contro il Governo Pontificio e scrivere contro l'intolleranza e la ven­detta dei preti 'annunziando queste cose al Cardinale Segretario <Li Srato aggiungeva: questa ragione della Stampa è quella che in­timidisce il Governo Francese e noi fa procedere ad un arresto che potrebbe farsi passare dai giornali per illegale; (7).
ìù il governo francese, temendo troppo JM iiritiche e i rimproveri dei giornali liberali, non acconsentì all'arresto., ma desideroso nello stesso tempo di mostrarsi, come poi era* avverso ai rivoluzionari! accettò di buon grado la domanda di impedire le riunioni che sì te­nevano in Marsiglia e d'internare i rifugiati. 11 governo orleanese,
f(J) ii r.'iisù iiuiiK- -i-i ..:is.s.'ijM.ri'.. fa nu'HS'ò clenteim-jiite cidi legato di Ra­venna 'GIÌM.. .Amati che non volando rumori, lavori la partenza elei Conte al­l'estero.
(7) Nunziatura (1) Parigi, N. 248. Dopacelo 4 ottobre lft.