Rassegna storica del Risorgimento

1843-1844 ; AUSTRIA ; DIPLOMAZIA ; FRANCIA
anno <1930>   pagina <316>
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Lea Itiùm
più piceola cosa. iJtó KÉ appreso ti progetto di fare mia nuota levata di spulili e foene coiioscsudo il disegno Ricciardi, 41 ana spe­dizione dalla Corsica sulle coste pontificie, areva messo M moto Pomari per domandare al governo di Luigi Filippo fa repulisti di esuli ItaMani dalla Corsica e l'espulsioite dalla Francia, del Efe Ciardi ideatore della'spedizione. Il governo fè?a*teese aveva aeeon-sentito -e- poesia stia azione immediata era giadlcàta. abbastanza fa­vorévolmente dalla cwt (i-.Ronia, In ijuale aveva ogni motivo dì credere leale e sincera la politica del governo francese le cui dispo­sizioni almeno dovevano scoraggiare i li Iterali che lèdevano spaiata. la speranza di avere in Francia un sicuro rifugi ipfjejfc preparala n:0'Q:vt- ftfutittivi dì sommossa. Ha Si, fàfcfco he il governo Pontificio dichiarava in seguito di temere che, nonostante le misure prese' i0f-impedire la pnoblicazione dell* Apostolato , questo riuscisse an­cora a vedere la luce, mostrai Spine in fondo poca fiducia avesse di* poter impedire con queste misure Fazione dei liberali i quali, e veroj potevano per questa opposizione ipìrovare un po' di abbaia­mento, salvo a risorgere ben presto più forti e più pronti all'azione. E il governo austriaco il quale teneva confidenti in mezzo ai liberali, informato giorno per giorno dei loro progetti e del loro desiderio di liberta, conosceva bene il loro stato d'animo e perciò ogni piccolo turbamento europeo era per lui causa di apprensione temendo eé si ripercuotesse nelardene penisola; così eh quando netta; sera del li -e 3ft (Settembre scoppiò in Atene una ri­volta militare (17) dmàinte la quale il sonano Ottone di Baviera fu costretto a firmare una costituzione redatta più in senso democra-
I.ITI Metternlch atfe In eonvtìMone elle aie! moto contro H M '. Jbeeia avesse otfuta gcondé ùkiwùM ìórMms M, É}0M supposto sempre in cerca di un trono per il genero, duca di Lèuebtenibergr, e prova di questa aspira­zione arano par 13 Caaeelitere ie continue dichiarazioni, non riahiete, fatte da Nicolò alle 'Cimiti, di non permetter* che alcuno, delk sua 1aiiu venisse Investito del potére sovrano in 'Grecia. Il Gabinetto austriaco deplorava molto tale rivoluzione ina non occupandosi degli affari interni della Grecia polche non aveva voluto mettereJa mano ntila fi>rmtóslone del movo Begno,, avrebbe dorato riconosco! il nuovo stàio aj cose esistenti in 'Scucia, come ani iàtto lnwoeabUe, benché non approvasse elemento rivoluzionarlo che l'aveva prodotto, non aolo, ma anche il modo enu 11 quale venne eseguito; elee >/ prezzando Ja. dignità. sorJ:,':,:mi. - Xunsslatnro di Vienna, -. 247. I >ispàcl ' novexabre 1-sik-