Rassegna storica del Risorgimento

1843-1844 ; AUSTRIA ; DIPLOMAZIA ; FRANCIA
anno <1930>   pagina <320>
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3P Lea Ricci
gflare pei' propinocMto sulla tranqujpItAi dei sudditi. Inoltre il govei*no napoletano prima clic avvenissero lft turbolente dj. Bologna egra, stato avvertito più volte dat: 0orte ;di Roma dei preparativi Glie si iacevamo in Ifapoli e nelle Eomague, ma a tali avvisi esso non. aveva, dato molta importanza e anche per questa.' ragione il' JSovemo Pontificio non poteva accettare quella domanda in quauto sospet­tava il governo napoletano troppo interessato a voler far credere; clie nel suo interno1 si godesse perJetta trangiullìtà. e che 51 pelacelo potesse venirgli solo dall'estero, ossia dallo Stato vicino (29* 3 Lambruschini in nna lettera atL jNunzio a Vienna'COsì si ;iiii Tale sospetti mese- tanto più ove rìffiétfa oiae Benevento e Pon-teoorvo per la lom mMtfò> in eomfmnio detto Stato napoletana pos­sono piuttosto rì'ùW'te ',' inflximza nei moiiPW<eMi poJ-h tied (-2S).. Tutti> ijeiygvitare discordie e discussioni aivela dato ordini che fosse ajilerita alla Corte napoletana qualunque cosa 'di politica importanza avvenisse colà.
Non solo al governa di BpMìera sospetta la condotto, del re di Jpoìaiy ma anche èli MetterMc-Ii:. In un suo dispaccio (29) molto in­teressante perchè si prò .dire iracchiuda tuttfeo il noccioio della poli­tica aiustriaca, egli deplorando non solo la debolézza del governo to­scano, troppo proclive verso i deniagogi, ma nxibe la cecità di Ferdinando HI nelle manovre dei ribelli, si proponeva di sostituire al Ministro Lebzeltem inviso alla Corte napoletana uno più ener­gico in quanto iféra accorto che Ferdinando sfuggiva all'influenza austriaca per avvicinarsi alla Francia. U fatto poi che i popoli del mezzogiorno sentivano più simpatia per la Francia che per l'Au­stria, l'attribuiva il Cancelliere, all'indole della razza italiana più. conforme di quella germanica alla francese. Certo che la continua ingerenza austriaca negli affari d'Italia riusciva odiosa ad governi italiani che temevano di perdere la propria indipendenza e poiché Metternich aveva compreso bene tale situazione, tornando ad acca­rezzare l'antico sogno di un eentro comune di notizie, desiderava per togliere ogni sospetto, che fosse stabilito in Roma e non nel Lombardo-Veneto. Questo progetto del Metternich non era propo­
li .Nunziatura di Vienna, N. 247. Dispaccio 14 ottobre 1848v V. Appen­dice n. ,T.
(28) Stroziatura di Vienna; N. 247. Dispaccio 4-novembre *tè43.
(29) Nunziatura di Vienna, N. 247. Dispaccio fi novembre 1)348; pubbli­cato dalla slg. l'Ida Gabardini In Rassegna storica del Risorgimento, anno-1026, fase. II, pog. 466.