Rassegna storica del Risorgimento

1843-1844 ; AUSTRIA ; DIPLOMAZIA ; FRANCIA
anno <1930>   pagina <325>
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Tiara (10) fedendo eio*> nascere wmì di movimenti là, dove non sa­rebbero avvenuti, per esempio, far (cedere ad operazioni in Pie-iaonte. Si riprometteva così di tenere sempre in allarme i governi.
In verità questi caddero nel tranello. L'ambasciatore dì ISapoli aveva mandato alla Une di gennaio a Mons. Fonia ri un resoconto sulle manovre che i liberali avrebbero tentato nello Stato Ponti­fìcio e su un progettato sbaaJfed; di ufficiali spagnuoli e italiani nella primavera a Fiumicini! e a 'GWl!avi*c<Jftia pei?'pioiabare.su Roma (11). Anche la polizia austrìaca aveva appreso il 21 gennaio, dalla spia Partesotti fjj tentativo ideato dal Ricciardi, di fare un colpo di mano su Roma, come se si trattasse del nuovo piano inalato dal Mazzini al principio dell'anno. Verso la ti ne di marzo o ai primi li aprile la schiera còrsa doveva sbarcare presso Civitavecchia fa-endo (scorrere la voce die i Francesi ancora illuderebbero altri soccorsi . Nello stesso tempo ITabmzi dopo essere partito da Malta, se la spedizione in Sicilia non fosse riuscita, 0 sarebbe unito ai Còrsi per quella in Roma -(12. Tale; spedizione veniva confermata alla Corte di Roma dal "SMQIÌ> Napoli (13) e dall'incaricato pon­tificio a Firenze il quale, abbastanza intelligente, premetteva però non sapersi tali notizie precisamente quale e quanta fede meritar possano, essendoché a pioni o aspetto sembrano per lo più esage­rate , Egli riferiva poi che non solo v'era il progetto d'uno sbarco vicino Roma, ma che la sommossa la quale viene predetta e sfac-<datamente anche decantata dai settari, abbia ad avere una grande estensione, pretendendosi che tutti i partiti rivoluzionari italiani si ansi ora collegati per farla riuscii in Lombardia, in Pie* monte (lé=
Éeco duuiuè la prova che il consiglio di Mazzini di spargere Salse voci di movimenti in varie parti d'Italia era stato, messo in pratica facendo impensierire il Govèrno Pontificio non solo, ma an­che il Governo Austi'iaco che sia mostrato preoccupato e perciò aveva inviato covrite ffl/WMiìgl ft a Londra per sapere da quei gover­ni se fossero disposti a lasciare steitó loro terre gli emigrati, li
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