Rassegna storica del Risorgimento
1843-1844 ; AUSTRIA ; DIPLOMAZIA ; FRANCIA
anno
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1930
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pagina
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326
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3*0
Lea Ricci
governi inglese non credeva die quelli i quali avevano ideato simili attacchi Avrebbero potuto riunire molte persone e procurarsi i mezzi di Trasporto necessari, poiché i governi vigili non avrebbero tigtfbfr permesso il loro !mbai*co (15ì,
Veramente il disegno di imo sbarco a 'Civitaveifà e Fiumicino non mi è confermato da nessuna lettera degli emigrati, tuttavia c'era 1*intenzione di tare una JsurrezionfB {generale negli Stati Pontifici, così die, mentire il governo inglese si mostrava-ottimista, non lo era il Lambrusehini, il quale serie apprensioni nutriva per l'imminenza del pericolo; l'ingraziando perciò Mons Fornari per l'annouzio del progettato sbarco, esprimeva Ìugurìo> che le pratiche fatte per mettere a posto le persone del Consolai Francese sospette di favorire i liberali abbiano un sollecito effetto crescendo ogni giorno itò, il bisogno di porre un peno agli tinpudeiiU maneggi loro con / cospirato ri !,{Hi), lì governo di Luitrs Filippo, il ornale s'era messo d'accordo col Nunzio per impedire ogni tentativo, riteneva; a differenza di quello di 'Menna, poco fondati i timori <li una sollevazione per la prossima primavera suscitati da voci esagerate e sparse ad arte da qualche rifugiato? perchtè, non poteva, ad epoca fissa, da lutti conosciuta, avvenire w.**-niovimnto che sarebbe stato facilissimo comprìmereMM
Certo che la pubblicità poteva nuocere al moto e di ciò ben si rendevano conto i rifugiati i quali temevano che i governi potessero provvedere e reagire contro di loro. Quello che poi faceva sperare bene" a Guizot era il .sapere i rifugiati, pei' i provvedimenti francesi, dispersi e frazionati in numero inoffensivo in alcuni dipartimenti della Francia e sotto una vigilanza così attenta da non poler pensare a progetti di corrispondenza fra di loro per una combinazione rivoluzionaria; era anche nota al ministro francese 'n tranquillità delle popolazioni nella Corsica (1S). Nonostante però-assicurasse che non v'era nulla da temere, consigliava ai governi della Penisola di fare uso delle maggiori cautele, per prevenire ogni colpevole tentativo e di mostrare la propria forza col prov-
(Jfi) Dispaccio Hfnaboy, Ifi febbraio 1844 lu Mario Dogli Alberti, mg. 304,.
voi. HI.
Ntinziatum >g ?rigl* tfi, 28; Dispaccio 15 febbraio 1844, N; 42201, (17). JSrnnalafcarti di Parigi, R 248. Dispaccio 2 marzo 1844. N. 42878-0. (I8> Profe. 'Bkr I. I capi della; (Jorslcii pano stati internati ifi Qiiateroux,
pag. 23 vói. ìli-