Rassegna storica del Risorgimento
1843-1844 ; AUSTRIA ; DIPLOMAZIA ; FRANCIA
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1930
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337
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La diplomazia Francese e austriaca- 337
serzìone si parlai molta a Vienna1 je Elie non si sapeva però bene e giustamente quali fossero i motivi che avevano spinto a tate determinatone f iue giovani, e s credieva si l'ossero compromessi tu complotti per impadronirsi a mano armata almeno di parte del naviglio fomentati da politici italiani ; quindi la loro fuga doversi considerare come il segno del colpo fallito. JSon si sapeva con sicn* rezza dove avessero riparato, alcuni avevano indicato la Corsica altri Londra. Grande fu la commozione dei liberali appena si ebbe la notizia della fuga e rumori cominciarono ben presto nelle Legazioni, specialmente ad Imola, e nell'Italia inenlidlonalè a Bari, é sebbene all'Altieri, il quale aveva riferito che voci >di moti circolavano a "Vienna, la Corte da Roma avesse dichiarato nou essere viei'È? in quanto lo stato delle Legazioni in quel tèMpo era molto soddisfacente;, tuttavia alcuni rapporti di polizia molto dettagfiatì mostravano quanto fosse superficiale quella "mm avvenfagaio continue risse e seonSMi tsm ponijiliei e borghesi (9) e grandi timori si nutrivano di qualche giairco.lèi litorale. L'Austria intanstojra subito corsa ai ripari mtensiuìptóò la vigilanza e prendendo efficaci misure, arrestando uMciaM sospetti dei coi'pi stanziati nel Lombardo-Veneto e si era provveduto per vigilare le coste d'Italia a mandare nel Mediterraneo un legno impelale il Brik Tritone. Inoltre l'Austria aveva inviato note diplomatiche al Gabinetto di Parigi minacciando il suo intervento- se non spésse operato d'accordo con il Governo inglese per impedire in ogni modo i divisati stordii .(10). L'occupazione però, cosi pensava il console di Milano, l'Austria Parrebbe effettuata solo nel caso che in seguito ai disordini nelle legazioni, il suo aiuto fosse richiesto dalla Santa Sede; tuttavia, se le vicende politiche fossero tali la far temere pei? ! tranquillità del Lombardo-Veneffeoy essa non avrebbe esitato a penetrare nelle terre pontificie per sedare ogni rivolta (11). Alla proposta austriaca Luigi Filippo obbiettava che molti sconcerti poteva produrre un intervento austriaco in Italia, ma il Cancelliere sembrava non si preoccupasse affatto delle parole del re francese ed esclamava; Diva quel che vuole, noi interverremo subito che: éi sarà uUle e necessario sema darci carico delle comegù<enm che possano venirne riguar-
(0) Carte Segrete, Polizia atwtrlxia. iHspìiceio W. W, 20 aprile 1844.
(10) M. KL
<t) Console Pontificio in Milano, .H... 258. Dispaccio 28 nirsw> 1844. V. Appendice n, 15;