Rassegna storica del Risorgimento

TROYA CARLO
anno <1930>   pagina <399>
immagine non disponibile

Le M)WÉ*fflM<É " :(wlo Troya 399
ziosa di lui, che possedeva nella grandezza della niente, nella bontà e finezza del cuore il segreto per avvincere- quelle donne che sapes­sero apprezzarne le doti spirituali.
Ohi può essere? Supposizioni se ne possono l'are e non poche. Alcibiade MorétfÈl nella Notizia su la vita di Lawimo W Medm-Spada ricordai di questo, senza, però nominarle,, delle sorelle, le quali meritarono lode di acuto ingegno abbellito di gentile col-tea e messo in più vaga luce dalla bontà dell'animo (3) e ap­partenevano a famiglia comitale dove i liberi sensi; non erano ignoti e la cui residenza era appunto in quella Alacerata donde la contessa Cecilia dice non aver voluto allontanar la sua ÌJeiia<, e cioè la signora nominata pili oltre, Maddalena Sassi-Miliani, della quale ci rimangou lettere alo storico napoletano. Uon si- può affer­mare se la Spada venisse da questo conosciuta a Firenze, durante il primo soggiorno di lui in Toscana durato dal settembre sino a parte del novembre 1824, benché con eguale probabilità possa ammettersi che la conoscenza avvenisse a Pesaro o a Roma dove egli prece­dentemente era stato. Ma lasciamo andare anche questo. Non è possibile però lasciar passare senza un richiamo le parole con cui questa signora, che era anche una madre di figlie ormai giovinette, addebita alla edncttàione ricevuta da fanciulla quel .ch'ella chiama stravaganza e incoerenza, e che poi altro non era se non morbosa sensibilità e irrequietezza dì cuore e di fantasia, perchè quelle parole hanno importanza grande per la storia degli influssi ope­rati dal romanticismo perfin sopra i costumi e le passioni nella prima metà dell'Ottocento, come hanno ormai dimostrato parec­chie opere (4).
(étì Varai inediti di h. De' M. , Bologna, Zanichelli, 1883, pp. 8-9. Nulla se ne ricava neanche da Quanto intorno bl onesto prelato, passato poi a nozze con la bellissima contessina polacca Nataliu Koniar, è stato detto da D. SPADONI in / Conti Spada nel Risorg. Hai., Macerata, Golcerasa, 1910, né da N. TOAVÀ-STÙLÉI, in Sei anni e due meni della mia vita di Edoardo Fabbri* memorie e documenti inediti, Roma, O. À. Bontempelli, 1910, pp. 48*49, n. 77. Lo Spada fu li primo a far conoscere il Byron al Gnerrtòzl, del quale fu condiscepolo nell'Università di Pisa; 'pi. DE MARTA, Della vita, degli scritti e degli tumidi del conte Btl. Fabbri /mrìoto a poeta- iranico romagnolo, Bologna, Zanichelli, B. a, (ma 1921), 1. 122. y. omelie < UJssiErcA, Manuale della lati. Ual. nel see. xxx, Firenze, Barbera, 1887, voi. II, p, 691.
(4) Bicordo i bel libri di P. LASSERHI;, Le romani Ime francate, Paris, Mer- * rui.'*' de Fr., 1907 ; del SKCLLifciB su Le mal romattiiq.uo, del MAIOBON- Le roman-iisme a lm moeurs, Paris, Champion, 1910 ; P. OBABI'ESTHHR, Z7ne maladie mo­rale: te mal 4u Mède, Paris, 2880.; e slami lecito aggiungere il mio lavoretto: il pejlm e la barba durante il Bisorg. Iteti,, tu // Folclore Italia­no, Ao. IH (1927-28), n. 1-2.