Rassegna storica del Risorgimento
TROYA CARLO
anno
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1930
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pagina
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403
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rc' (immwarìià ih-(torto frtiya- 43
fino versatile ingegno, inventò un sistema schedale e si dedicò allo studio dei elassici, specie di vidio. Precettore dì essi fn JJJ danti' sta e poifl'otta tongianese don Paolo Sambi (1791-1873), rimasto fedele secretarlo e famigliare della nobile donna ed esaltaltore delle sue virtù anche dopo la morte (W. Lunghe e dolorose seiive il Trovanelli (10) fe=- furono le peripezie da lei sofferte pej? Ragione dei beni patrimoniali e dei diritti nobiliari di casa d'Altemps; ma con l'alto animo, con la rara e virile cultura ella le sostenne e cercò un conforto, negli studi tè nell'amicizia di uomini illustri per dottrina e patriotismo. In ispecig da Kàpoli. molli eletti ptritì I(ÉJ tra essi dunque il Troya>.*J. sbanditi di la dopo il naufragio della rivoluzione del 1820-21, si rifugiarono a Roma, e furono l'ornamento del salotto letterario di donna Margherita. Vtervenivano Matteo Imbriani, Raffaele Liberatore che fe chiedeva Consigli è ne ri-iseveva dotte e argute osservazioni pel suo Vocabolario, detto, dall'editore, del Tramater; Giuseppe Salvagnoli-Marchetti, Giacomo Leopardi, che forse sin d'allora incominciò a trattenersi in dotti colloqui col Troya come faceva a Firenze nei giovedì del Vieusseux, o nelle riunioni del Salotto Ferrigni a Napoli iplij). ; il lanieri (12) Che Tè aveva presentato quel grande infelice e divenne intimo di lei e del fratello Edoardo che andò a visitare col Troya nel castello di Imola ; il principe don Tommaso Corsini, Giuseppe Di Cesare (1777-1856), presentatole senza dubbio dal grande stòrico najmiletano., e il "Ffigi, e il, Goncioiis e l'Orioli (13) e pezzi grotta della caria- vaticana qnali
(9) DE MARÌA, Op. C8.,PP. '!M?I e tik 4r;per la bibliografia su Sambi.
(10) Sei muìiteìf 'p. i3r -S?. 4.
CU) Siami lecite rimandare ài mio lavoro su Giuseppe Ricciardi e il Pro-? giusto , in Studi di letler. Hai, del Pereopo, voi. XIII, (1922), p. 83 dell'estr. Una lettera del Recanatese a lei (Roma, 25 febbraio 1882) venne pubblicata da A. CASATA nella <'Antologia, del 10 ag. 1009.
IP) Ved- TaowKÈtit4>, OPi cìi> è- 505; DB MABIA, op. clt, pp. 141-3 e 199 nonehò l'art, iMtimn ad aitiium ùMwm M .? MVF{, ffjj conta fabbri, Oalr taglione, Napoli, 1904, lettere concernenti j; j?rfod, assai attivo se non agitato, delta vita rnnieriana che va dal 4 maggio 1825 ai 24 giugno ISSO, e finalmente, dello stessa RANWU, Sette anni di sudiamo eeci, 3Rom Ricciardi. 1920, pp. 10 e 189, uawt cui Appendilo, pp. 113 sgg., coiittone le lettere del Leo* pardi al R. edite da A. Carafa e rjui citate nella nota precedente. -
(1 Francesco Orioli (1783-1850) di Vnllerano presso Viterbo, pro dì fisica nel 3824. nel ''Si (lei Grv* rivoluzionarlo, emigrò col Costa nelle isole Jonie. Amnistiato nel *46 poi deputato giornalista; conslgl. di Stato, lini rea-zlouario. Il Giordani in una tóteii! da fctì'u? 27 marzo 1824 ed, dal D'Ancona lb. pi 363-860 dice che per mente a per bontà e delle pio rarissime personft ch'io abbia mal trovate) n, 806. Ofr, su lui G. Luin-broso nei itemi:, dèi Lincei (01,. se, morali* W Tlprofli nella Miscela tanfia Napoleonica di A. tumbroso. Roma, Modes e Mendel, aso pi 105; TVAKCOXÀ, in MefHwfa è (Hoeumnti-ti di torta italiana* IPlrènsie, G.'O. San-