Rassegna storica del Risorgimento

TROYA CARLO
anno <1930>   pagina <406>
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Riccardo Zagaria
quale però a me resta una dolce traccia. Vi vedo sempre intorno al mio povero letto, e .sitàl vedrò fino all'ultimo giorno. JPino negli ni-timi momenti ci siamo ingannati. Io era piena di sospetto, voi di cer­tezza; e nondimeno ci siamo lasciati eroicamente, j òJ5Ì .sempre é ad occhi aperti vi vedo sempre .
In quella stessa lettera lo ragguagliava, con tenero compiaci­mento, deli 'ammirazione da lui suscitata in quanti avevan potuto av­vicinarlo durante il breve soggiorno romano, e in un'altra (1. otMi si doleva di non potergli riferire infiniti fatti onoranti; l<a -rettìtu-dine e là giustizia- dell'ottimo JRfó > 13 -il fratello a sua voi-Èa. con non minore strazio, al Sambi : Ditele per me tutto quello che si può dire di più affettuoso, ma già eitte mi (conosce, ed è un pezzo che c'intefir diamo anche tacendo. Che sarà d'Alberto? Fate che ella intenda che voi ed io pensiamo" anche] é Jinf. se io rimarrò per mio destino qual­che tempo dopo. Voglio esser forte, ma si può essere come lei? .
La poverina fini di penare il 9 die. 1846. Il 10, il ean. Sambi ne informò Edoardo ; è vale la pena di riferirne le bèlle, grandi co* se che scriver Ieri lini di patòre. Placida trapassò come placidi si era mantenuta la tutta una cosi lunga penosissima malattia Donna veramente aminiraibile! Al pijiìnjsipio dell'agonia dimandò a; chi eravi presente se si trovava ancora agonizzante; nessuno vo­lendoglielo dire, mandò Lsnbifeo. chiamare medico e chirurgo, per­chè diceva voglio sapere afe che mi trovo ! Insomma, sempre ce"-raggiosa, sempre quella Che EUà ha ben conosciuta ! Per il èuore grande ma pur sempre sentimentale del fratello, questa morte fu veramente, come il De Maria scrive, un coljpg -tiememdOi e lo stra-- zio è palese nelle lettere al buon Sambi e alla Teod. iPranceséln-ìPi-gnocchi (181048?, alla quale, poche settimane: innanzi il 6 nov. aveva dichiarato non doversi, perchè fratello, trattenere dal ricono­scerla per virtù, per sapere, per cuore, una delle maggiori donne-italiane . M al Sambi. che già richiedeva elementi pel necrologio ordinatogli dall'orfano Alberto : In piai d'un mio scritto ho la­sciato memoria di lei; ma il pia importante di quelli non si potrà leggere se non quando io l'avrò raggiunta (20). Godo intanto che ti degno signor Ranieri, Che fu nostro comune amico, nomo dottis-
/20) E* 1 Moria ,<t<ì. tf>w; ut tftto jiw*l. dove la Mbjftèn sempre ricordata pel su'> continuo dolorine e adoperarsi In prò? del fratello [prigioniero ; storia che­li Fabbri legò em molti Altri ITIHH. ÌIDII moglie con la condizione che la pub­blicazione non."Kwcniaae'sa non .'IO anni dopo Tu morte di lei: ved. TBOVAtfEMJ,. op dfc., Amwiam, .in. VX-VJX.