Rassegna storica del Risorgimento

TROYA CARLO
anno <1930>   pagina <407>
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he ammimtrioi M Carlo Trya 47
imo, voglia farle onore, bordandola nelle- sue opere; ma io non saprei che dire sull'argomento : Ranieri, Alberto, Ella, quanti l'han­no conosciuta ne sa mio quanto ne potrei io ripetere. Fu donna vir­tuosissima e di raro ingegno : ecco tutto. Beco felice fu j anzi infe licissima nel fine della vita, ma allora appunto si mostrò grande-i* forte della verace filosofia, cioè di ijiiella> ;tékp icl legò il Kedentore Fatta particolari di lei riferisco io nelle scritture che ho detto, ma non credo che siano tanto importanti da dirsi ora in pubblico ; del­le avventure, di cui sono curiosi i presenti lettori, non ne ebbe, e ciò è parte dell'elogio di quella santa ,. E di lei' si ricordò fin nel testamento, dichiarandosi dolentissimo di non poter pregare* la moglie Regina Caporali che si mantenesse amica, come delle due so­relle viventi, anche della nostra minore sorella. Margherita, man­cata immaturamente alla Patria, alle- Lettere, agli esempi di ogni cristiana e civile virtù
Commovente esempio di tenerissimi affetti e di alti ideali tra fratello e sorella intesto, che viene ad aggiungersi a quelli più noti del Leopardi e del Ranieri per le loro Paoline, in quella temperie di Risorgimento ehe penetrò, caldo e- generoso, in ogni più ascosa latebra del cuore italiano d'allora.
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Data la esiguità delle lettere che qui -pubblichiamo della Fabbri al Troya, non troviamo inopportuno ricorrere a sorgente pili abbon­dante per dare un'immagine men pallida dell'animo e delia Cultura della insigne gentildonna. Don Paolo Sambi ebbe a notare che chi godeva della corrispondenza epistolare della D'Altemps non poteva non ammirare coni'ella unisse la correzione dei concetti e la pro­prietà delle parole 4id una prestezza di scrivere incredìbile.. Il che io, soggiunge, con somma mia meraviglia* ho potuto osservare che le veniva fatto anche nelle strettezze di affari difficili ed urgènti, seb-.bene, alle volte, non leggermente malata . Non mancano in quelle lettere geni:ili tocchi, punte delicatamente ironiche, gustosi aned­doti, appena adombrati da un velo satirico* IT De Maria ne spigola qualcuno. Esaltato che un papa fu alla. suprema cattedra, un suo* strettissimo amico ' sperando di qualche beneficio, stava impazien­temente aspettando di essere chiamato dall'amico; ma, non san-