Rassegna storica del Risorgimento

TROYA CARLO
anno <1930>   pagina <412>
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4i fiitwaro Zaffarla
aere ft molte migliaia:. Basendo per la maggior parto mej-àbijsi, si teme, neh iaman doli, di fare un raduno di imilviventi, non si sa corno sussidiarli... il psipa è affabilissimo, riceve hit li, vuol sentir tutti, anche le più piccole donniceiuole;. il 13 luglio: Il papa lui fatto tutto il meglio clic pud, ma non è solo, e deve regolali Con molta prudenza. Fara, certamente quello che ha promesso e che vole -va far subito, al punto che già era sotto i torchi il desiderato editto, e fu necessitato ritirarlo per imponenti osservazioni d'alcuno . Il 16, il desiderato edìHo dell'amnistia era firmato; il W3 pubblicato, e il 18 la M. loicomunicava al fratello: Vi mando subito il decre­to dell'amnistia, uscito ieri...- In Roma è stato un tumulto di gioia... Delineatcsi poi in Cesena due fazioni, runa dei ifcempe-rati, l'altra degli estremisti e ferite entrambe dagli svizzeri tran­sitanti per quel paese, ella, ormai presso alla tomba ma tenera an­cora del luogo natio scriveva (21 luglio): mWaffare d'Gesena mi sta molto a cuore. Bisogna farlo sapere al papa, ben chiaro e preci­so. Il papa non ama quegli stranieri, ma sono ingaggiati ancora per 4 anni. Quello che può far lui, ed ha ordinato, si è che, essendovi la facoltà d'assoldarne in questo tempo quanti ne capitano per com­pletare i corpi e rimpiazzare quelli che se: né vanno, non vuole che se ne assoldino più . E passando a dire delle cose di Roma, sog­giungeva : La Polizia, conservando il suo malvezzo, ha fatto il pos­sibile per eccitare i disturbi, ora insinuando di atterrare le armi di Gregorio, ora di scagliar motti pungenti contro chi si crede avversa­rio dell'amnistia... Quello che onora più questi romani si è la pron­ta associazione che hanno fattali per adunare una somma a fine di soccorrere gli amnistiati che non hanno mezzi ; e hanno già formata una cassa di piìt centinaia ; hanno mandato subito qualche cosa a Civita Castellana; e Ridolfi, direttore delle diligenze, si è obbli gato di trasportare gratis alle loro case quegli che non possono pa­gare ; Si rividero poi a Roma : era l'ultima volta l né alla tenera e magnanima donna la morte concedeva la gioia suprema e l'orgoglio di riabbracciare il generoso e sventurato fratello qua! ministro del benedetto pontefice liberatore (29).
(2ft) Il luLuistero daE dal 81 lagno Un cui 11 F. 1 recò a Roma) al 10 set* tenuto, Uerclià nfctrò. in carica la sventurata Pellegrino Rossi: vea. Boi anni Ù 4m mosti w* 450 sgg-ì Vtmtaù., tìfmjrtèi Tornio, Bocca, 1015, che Jo pauso - strano! - quasi In completo silenzio.