Rassegna storica del Risorgimento

TROYA CARLO
anno <1930>   pagina <415>
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he ammiratrici dd Carlo Troya 4*5
tato lasciarci, dato quell'ingegno e tanta cultura ; ma le condizioni di vita opponendole insuperato contrasto, vanamente l'amico Don Carlo Le faceva solleciti inviti a collaborare nel Progresso iniziato nel '32 da Giuseppe Ricci ardi in Napoli, coni ponendo per quella ri-vista biografie d'ftaìiiaaii illustri. Al cominciar dell'agosto 82 ella, ritiratasi appunto per motivi di salute in Castel Landolfo, vi in­vitò lo storico, die gran vantaggio per lJSttó ricerche trasse dalle [lei-egri nazioni per quei luoghi una, volta disseminati di conventi doviziosi, di biblioteche, di awliivi;., e che da lei, in quei giorni let­trice del Bommavio di Oesare Balbo imparò ad apprezzare l'illu­stre torinese, col quale iniziava l'anno seguente un cordialissimo e importante carteggio (33), Donna Margherita era all'altezza del <lotto napoletano. In una lettera alla propria madre (5 ottobre 1830) questi riferiva S D. Margherita crede che io debba scrivere una lunga lettera al conte Balbo parlandogli di alcuni .punti prin-cipalissimi nei quali non siamo d'accordo. Ella dice che la cono sciuita gentilezza di questo signore piemontese merita che io mi metta d'accordo con lui : 'se approverà le mie opinioni, sarà un van­taggio per l'opera mia, perchè egli saara obbligato di cambiare tutto l'andamento dei volumi che anderà di mano in mano stampando; se non l'approverà, la con tradizione avrà luogo nella maniera più cortese che si; possa al mondo. Ma sono sicuro che egli si dovrà nendere, perchè si tratta di nuovi fatiti, e di documenti che io sard il primo a pubblicare . In un'altra precedente (22 giugno) le aveva comunicato quanto la giudiziosa dama riprovasse due amici del Troya, Giuseppe Ferrigni (34) e uno dei Baldacchini, per le solle citazioni da essi fatte a Carlo perchè accelerasse la composizione -della Storia, come si avrebbe a scrivere un sonetto . Ella giudi­cava che questo è un ozio della mente, non è una fondata e ragio­nevole premura; poiché la vera e fondata premura ò quella di con­fortar l'amico a far bene, non a a<r presto in tanta mole . Oltre
(SS) Vedr il mio già db. art. mi GU amtoi torinesi di 0. Troya, in questa
Rassegna, Bit. XV (1028), pp. 21 sgg. dell'estr. e specialmente 11 libretto Della
civile condizione del romani vinti dai Imiyooardi e di altre auistioni stori-
ohe - lèttere medile Hi 0* Troya e di 0. Bafboy con Pref. di B. Mandarini.
Napoli, Tip. degli ÀccattoneeHi, 1869.
(34) Su lui (27 frigi. 1707-29 die. 1804) sou da ved. h. A. VILLABI, Cenni 0 ricordi di G:.. j* Napoli, Tip. Priore, 1805; 11 mio Gius. Rteotardt e il <n Pro­gresso già qlt. pp. 32 sgg.; e, del Ricciardi appunto, le Memorie autografe 4*m rmile, Milano, Battezzati, 1878, p. 250.