Rassegna storica del Risorgimento

TROYA CARLO
anno <1930>   pagina <423>
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Le a-ni-whrairimi, di Starlo Troya, 4*3
ma In ogni modo sono dispiacente di avere cosi male eseguita la mia com­missione
Addio, mio carissimo Troya. Esiterei a mettere alla posta' questa lettera se fosse a qualcuno altro perchè devo profittare delle ore della sera per scrivere, e i miei poveri occhi non sono molta a caso di farlo per cui è inin* teUigibile. Ma voi slete avvezzo con i manoscritti antichi,, -e forse vi riuscirà di decifrare questo prezioso autografo. Mio marito, non fa 1 suol compli­menti, ma saluta cordialmente voi e D. Giovaanina giacché essa pure ha la bontà di permettere di lasciare da parte tutto quello che ha del cerimoniale.
Conservatemi la vostra, amicizia e credetemi di cuore
V.ra a. amica Laura Theodoii
La lettera che segue, dell' 11 gennaio 1853, è ancor meno interes­sante della prima-.:: vi. -è soltanto qualche grazioso spunto di brio là dove è detto ch'ella è la pietra d'inciampo che toglie al Troya la buona opinione del bel sesso. E' vero che, secondo la massima della povera signora Maria Serra di vostra antica conoscenza, quan­do le donne arrivano ad una certa età non sono più dame ma dei ca­valieri . In questa lettera si esprimeva anche il desiderio e il pro­posito di un viaggio a "Napoli, con una certa malinconica sfiducia di poterlo chi sa quando eseguire. Dalla terza lettera in vece, risnMa che la gita veniva compiuta nella estate, probabilmente non dello stesso anno, giacché vi si fa allusione al colera che imperversò nel 1855, il quale mettendo tutti loro nella impossibilità di avere o dar­si notizie scambievoli aveva tenute nell'agitazione tanto lei quan­to lai sorella Giacinta circa la salute dell'amato don Carlo. Nulla ci è da aggiungere a chiarimento della quarta ed ultima lettera, la cui occasione venne alla gentildonna dalla seconda edizione del Veltro, a ringraziarlo del quale dono ella si affrettò, punta com'era dal rimorso di non avergli scritto da tanto tempo benché sempre teneramente, riverentemente memore di lui e afflitta dalla morte di una figlioletta.