Rassegna storica del Risorgimento

TROYA CARLO
anno <1930>   pagina <425>
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Le animi rat vici M Carlo Troya 4*5
dal Mflii 3Son: appena infisse te cose in assetto a < 'astel Gandolfo dove crasi recata* ÉSII villeggiatura,, la contessa, alquanto rinfran-Cflttn dU*ain fresca dalla migliorata salute, scrive al caro amico, di amjfil e conigtinljì, non che della caduta della repubblica romana* Nòvero Mazzini! gJDSxsvfggi icorne ho Jtrovato Eoina sarebbe farvi piangere* 2ta per le: rovina latte dalla guerra,; die sono insignii santi,, ii per quelle iafe da quegli infami Mazziniani pel solo gu­sto di distruzione e per rateo di eavare denari da quelli che hanno così salvato le loro proprietà dalie rovine. Sentire poi lo stato 1 anarchia in cui si sono -trovati supera l'immaginazione. I romani sono vigliaceli perchè se 51 coraggio avesse risposto all'odio Che ne avevano là faccenda sarebbe finita prima. Sapevo già che era successo un gran cambiamento nell'opinione pubblica, ma mai non avrei creduto che fosse a questo punto. I francesi sono assai ben veduti., e non ostante gli sforzi dei club che, benché chiusi, esistono essendo ben poche le persone mandate via, pare che pure questa faccenda gli abbia dato una certa popolarità. Basti dirvi che nonna e molti altri mi dicevano che non ostante il pericolo che pur vi era delle palle di cannone che sfuggivano (43),, pure tutti desideravano che si sbrigassero, ed erano inquieti quando il cannoneggiamento taceva, per la smania di uscirò dalle mani di coloro . Tra la data di questa lettera e la seguente (27 nov. *49) era avvenuta la morte della buona e colta marchesa Maccaraui, che aveva lasciato in un dolore inconsolabile la gentile nipote, la quale domanda al Troya il sollievo di una sua parola l'adempimento di' una promessa lettera intorno alla propria Storia e gli offre i servigi di un amico, custode dell'archivio di Cividale del Friuli. Ma lo storico Ile aveva già scrìt­to il 24* di quel mese, e non si fece dir due volte di accettare i buoni uffizii del liberale archivista, che si affaticava per soddisfare alla richiesta del libro dei Vescovi di Ceneda fattagli dal famoso amico, che era addirittura una delle sue ammirazioni ; e la contessa grata e contenta, gli risponde il 20 dandogli notizia dei comuni amici romani Pacetti, Ferrari, Pieri, Corboli, Ooncioli, e poi dei propri figli che da sei erano saliti a otto. Il maggiore, dice lei. Checco, parla a tavola di politica come si può parlarne alla sua età,
(43) Vednsl G. W. ORBATOLO, Róma bombardata dai franoeei nel 1849 e tt tradimùnto del generale Audinot, In H BfnorpUrtmto lt(à.t vr (1914):,: D. GNOM, II bombardamento di Soma e le esigenze dello guerra, in Giornale d'Italia, nomi, 28 sete., 1914.