Rassegna storica del Risorgimento
TROYA CARLO
anno
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1930
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pagina
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430
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Rhcavdu Zaffatiti
eato male 3 in estate fu ed bagni di mare a Venezia, poi nel Friuli sino a mezzo novembre ; quindi a Bonia, per la via di Bologna, i*-ve non aveva trovato la comune amica contessa Gozzadini, ch'ella desiderava conoscere di persona e die invece era ancora in villeggiatura. Al' cominciare del dicembre (4 '? il Sopranis tornò a Napoli, e la contessa- mandava per suo mezzo un'affettuosa lettera all'amico, ormai grave di acciacchi vfeBio alla tomba. Desiderava egli notizie della buona gentildonna, e il fedele Trevisani le richiedeva al duca di Sermoueta, mentr'ella si affrettava a indirizzargli una lettera datata degli S maggio '58. Mlt s'indugia nei ricordi di un lieto tempo irremissibilmente volato via per sempre j egli, giacente sulla sedia mobile, vìveva ormai di memorie e di angoscia per un'opera vastissima che gli aveva dato una gran, fama e che era condannata a rimanere incomplete.
Non passò molto, e alla affettuosa amica un funebre annunzio dovè giungere: ella perdeva l'ultimo degli amici superstiti, primis sì ino nella stima e nell'affetto.
Vili. La Principessa Lancellotti
La prima fra le tredici lettere pervenuteci della principessa Lancellotti (46) che ci si faccia avanti, è del li) aprile '48, posteriore dunque al momento in eia feài aveva assunto la direzione del Ministero liberale che da lui prese il nome, Quando l'ho sentito gli scrive l'amica al Ministero mi sono rallegrata pei* Napoli, ed ho ammirato il suo dévommewt alla patria: a questa auguro una lunga durata d'Intervenzióne sua negli affari. Qui sa/.a com a; pertutto ; sempre dubbiosi per l'avvenire ed ogni giorno una novità. Ieri, rumori nelle carceri. Un quartiere civico era continuamente insultato dalli carcerati, i quali, inquietati pei* la vigilanza di questi, dalle ferrate li tiravano ogni specie di cose. Ne tirarono poi una che non posso nominare. Ciò infuriò li birri, che in numero di 10 entrarono li per li nel sito da dove era uscito il proggettile e spara* rono 10 fucilate. Vi fu fracasso tremendo. Altro fracasso poi per li ebrei, che emanciparono buttando giù, per ordine del Governo U porte del Ghetto. Li trasteverini s'inquietarono, intervennero, litt-
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