Rassegna storica del Risorgimento
TROYA CARLO
anno
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1930
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pagina
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431
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garono con Ciceruacohio dicendo dir non volevano ebrei ifcéa civici, altrimenti non. facevano più la guardia loro; li mercanti non li volevano perchè facevano alzare la pigione delle botteghe ed altri danni : insomma, mal'umorei Ton ostante però tutti sti malumori, le cose camminano, eamminanOj : vedremo come finiscono. Io finisco perchè lei ha altro che fare che perdere il tempo a leggete le mie lettere.*. I*a seconda lettera è del 23 luglio '49 e contiene sul prin cipio ima breve relazione della vita Batta, durante l'agonia combattiva della Repubblica Romana*. E* un pezzo ella dice che le volevo scrivere, mio caro don Carlo ; ma per una certa- epoca era tale lo stato d'orgasmo in cui ci trovevamo, che le idee non si sarebbero concretate; poi, tante sono state le vicende, che non avrei saputo da qua! punto partire per cominciare un racconto... Per circa un mese e mezzo non facevo altro che escire da casa a piedi, poiché ci avevano preso i cavalli, ed andare da Barberuceia, guardando per aria, jper timore di qualche palla o stu... di cui il suono ed il fischio si sentiva continuamente; senza contare quello delle bombe che mi ha obbligata più volte ad alzarmi di notte e cercar rifugio sotto qualche volta. Grazie a Dio, questo ed altri guai sono finiti . La salute del Troya, intanto, aveva incominciato ad andar giù tra la spinge e l'intenso lavoro storico, mediante il quale egli diede alla luce volumi che non si crederebbero opera d'un solo uomo, e pare avesse domandato alloggio alla casina di aortici, la quale gli era stata consigliata dai medici, all'amica che si affretta a metterla a disposizione di lui nella lettera del 4 giugno 1850, in cui è parola anche di una disgrazia mortale toccata in ima gamba a una della famiglia dei principi di Santobuono e di una causa di fidecommesso che la Lancellotti sosteneva e in cui aveva parte l'avvocato Francesco Maria Avellino. In questa lettera è espresso il desiderio di fare una gita a Napoli, ma non sappiamo se fosse eseguita presto, giacché la lettera che ce ne lascia rilevare l'esecuzione è del SO novembre !g. Qui p data notizia della morte di un amico del Troya, monsignor Marini tèi) : Helas ! il sapere che lei non ricusava che Francesca [da Mai ini] fosse stata ammazzata in monte 8. Arcangelo, non lo ha> potuto ritenere in questo mondo. A me è stato di-
(47) Per spiegare l'allusione che segue vedasi.: Osservazioni critiche di mona. Mar. Marini-, tutto Memorie storiche Intorno a Francesca ila lumini pubblicate nel 1852 dal dottor Luigi Tonini: estr. dal Giornate Arcadico, T. GXXJX, Boom, Tip. Bello Arti, 1858, pp. -HHMH 46-48.