Rassegna storica del Risorgimento

TROYA CARLO
anno <1930>   pagina <436>
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Mcnawlti Zofffuia
zo, dalla um-rdicsa Carlotta LoDzomVHedìd (51) che volle conoscerlo e lo invilo a Msitare Certnldo fflpk 1838) dove ella aveva t'attàr eri­gere un sepolcro al Boccaccio, dalla contessa Spannocchi, che sape­va tutto Dante a memoria, cortesie senza fine? Alla stima di costei si associava il marito, il senese tenente generale ,Spanntfc<h>fl<>-colouiini. già Governatore destituito dal Bonaparte - - di * no avanti il 1796 e novellamente e dopo la Restanraflione : cavalie­re come lo ritraevano) il suo aiutante maggiore Jitener e ni ano­nimo (52), buono di calore, cocciuto, ma pmipglioso nell'efàchettatj: he* scriveva! quanto Sant'Agostino, ma in fondo non pensava a nulla, neanche alla nettezza delle strade: non dava troppi fastidì airauditoj elle si limitava a leggere In. gazzetta* volentieri an­dava a tutte le festiceiuole, e accettava il cioccolato, il caffè ed i gelati, còme i fichi, il prosciutto ed il buon vino.
Il Troya era giunto a iHréaje il 2 settembre per la prima volta e tali amicizie vi contrasse, tali vantaggi spirituali e intellettuali ne ricavava, da ritornarvi sempre ogni volta che allontanava da Napoli IL 4 novembre dello stesso anno vi ricompariva, dopo ini giro per Lucca, Livorno. Crespina è: prima di ni.iìak]?o?'g compi per Urbino, Komena, Oampaldino, Oertomondo nella pianura di Poppi e per altre campagne. IT 2 febbraio dell'anno seguente era di nuovo fra quei diletti amici, e tra una gita a Forlì, ospite di Mi­chele Rosa, e un'altra) compinta sui primissimi del marzo a Mode­na, il 3 di questo mese vi rientrava per tornare ad uscire nell'apri­le e a ri vederla nel settem'tePe per curarvi la stampa del primo Veltro desideroso ormai di ottenere dal restio Governo napoletano il per­messo di tornare a godere le dolcezze della casa paterna e della cit­tà natia, donde sarebbe tornato a Firenze il 26 luglio 1828. IJn eguale affetto avvinse il Troya a Bologna, dove contrasse amicizie
fin) Su Questa gentildonna EfearanM; ultimo fiato del Medici , come la disse il U'AJVCLIXA, In Memorie e, dw?> m Moria. //./. ffef seco. XVI II e XIX, Firenze, Sansoni itihi, p. Sia, HOU da vedere M. TABARIUOT;, Vite e ricordi d'ititi. tttUBtrl dei KM. XIX. Firenze, Baroara, 1884, p. r>u ; , POGGI, Una lot­terà ituifUta 'dj'4; ImtWM'iU n il Hntotio fiorentino di 0. Lumonì, in ltiv. (t'Jtfflìfi, .w,y. jijoji; le iole Hpi/iolttiUtre rfjifittjiiiri. Kapoll, A- Oninrnzzl, iiK fii lfi'L. trita a Ortaldo pare he non avesse inngo.
2} '(, MAflCorn, Cronache iterate dulia iiollzia Tosca un. Firenze, Bar* pera, ÌB98, tip. 388-0. m una mia monografia di prossima puhbl tondone su Garlo Bini produrrò anche unii lettera inedita ohe lo riguarda., Un suo ener­gie contegno e fiera risposta a Napoleone si legge' m W. TninotMi. Converso> mìa 'U O. .itmiirt, Pisfi, Snoerri. pò. ó> m ti.