Rassegna storica del Risorgimento
TROYA CARLO
anno
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1930
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pagina
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438
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43 Riccardo Zagaria
non intento che ai miei lavori, tìappi finalmente che questo ginnasio mi appone in Italia v fuori precisamente quello che tu mi apponi nella tua lettera (54); Erano le prime accuse di neo guelfi smo che gli si movevano specialmente da giovani intinti di liberalismo e da fieri patrioti, e che il Trova d'altro canto respingeva con isdegno.
Gasa, ii 26 Agosto 3526. QenHHssimo amico.
Il Costa' 'Sofferse per il lungo cammino nei ritorno dalla Bastìa, (5a) e Fa-padopoli ed io l'abbiamo consigliato a state qualche giorno in riposo prima di ritornare colà. Si è persufco, ma e fermo nella deliberazione di volere andare a visitare i Marchetti mercoledi sera. Perciò vi prego a voler riferire (io) l'andata a cjnel giorno. Se voi pur volete andarvi domani, potete veni se oggi a pranzo dà me, che sarete più vicino alla porta, che conduce alla vJDa. Ancorché vi risolverete, di rimanere in. citta, spero che ini favorirete. Scrivo in questo moment ai iGosta, che non v'aspetti a pranzo, US. che venga egli pure da me per farvi compagnia,1. Sono certa che vorrete adempiere a questo mio desiderio Continuatemi la vostra benevolenza e state sano.
La vostra obbl.ma serva ed amica Anna Popoli-Sampieri.
X. Ippolita Marchetti
In una lettera da Bologna, del 30 mag. 1833, la contessa Marchetti, degna consorte del poeta Giovanni, dopo aver lamentato il olito silenzio del Troya, gli annunzia il termine dei, molti assalti nervosi a cui andava soggetto suo marito ; si compiace che Augusto (?) va facendo versi e sembra promettere non poco in ogni cosa ch'egli prenda a studiare , e gli promette nuove lettere di lei
(M) Questa Ietterà è la risposta a quella del 28 luglio 1827 scrittagli dal Pepe, e da me edita in questa Rassegna nell'art. ffótovtPope e 0. Trova, (aim. M2Ò, fase. 2"), pp. 41.-4 ti dell'estr. Al mio rhiar.mo e henevolo amico prof. G. Brognoligo. In una recensione su questo opuscolo (ved. Rivista Letteraria, ann. I, rase. 6, P. 27) sembra 11 Tr. talora veramente docmicchian-ten dinanzi a qnanto jp osserva il Pepe;, ma non mi pare che sia nel vero. Quando si vedranno le lettere dello storico napoletano si leggera 11 suo epistolario, che pero di dar "fuori, forse tale impressione muterà in ntegliOr
(60) La Bastia era un'amena campagna, presso u Renai dei Marenetti, che vi invitava spesso gli aulici.