Rassegna storica del Risorgimento
TROYA CARLO
anno
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1930
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pagina
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441
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che 5<a vivacità e la poesia delle sue parole la scaldano come un raggio di sole napoletano, al quale da quella Siberia ella pensa col pili ardente desiderio. Ringraziandolo, un'altra volta (3 apr. 'SO) del tomo secondo della Storia, aggiunge : ne la ringrazio vivamente, e vorrei farlo in persona, e godere ancora l'armonia delle sue eloquenti parole, armonia che non dimenticherò mai, e die unisco nella mia memoria allo splendido sole della sua incantevole patria. Un'altra volta (8 ott. '57) dalla sua storica ed incantevole campagna di Ronzano gli scrive : La vostra deliziosa lettera, che mi giunge al principio di settembre, venne a calmare un lungo mio de: siderio, e tormi d'angustia sulla salute vostra. Ora spero che le delizie di Portici vi avranno riconfortato; potess*io essere con voi in quella villa! "Vx farei da ammanuense (sic), cucirei i fascicoli delle vostre carte, mi adoprerei in tutto quello di cui è capace una ignorante per sollevare da "qualche noia un uomo sapientissimo ed amabilissimo. Amabilità e sapienza straordinaria e seria, come la vostra, non si trovano miai congiunte: è un prodigio che si compie in voi e vi rende adorabile . E finalmente un'altra volta (12 nov. "56) esce in una deliziosa espressatene d'affetto elle la vedremo ripetere spesso nelle ultime lettere. Bice così: .
Ora abbiate la bontà di ritenere una mia preghiera : se per circostante particolari giudicherete ch'io possa avere impaziente desiderio delle vostre notizie, non tardate allora un istante a consolare con una riga l'affezionatissimo Sangue vostro .
H carteggio della contessa Gdzzadini -consta di ventiquattro lettere, Slitte, qual più qual meno, in vario modo interessanti. Nella prima, del 6 aprile 1847, ella da Roma lo informa non solo di libri procuratigli ma del suo desiderio ancora, lungamente represso e al fine soddisfatto, di richiamarsi alla memoria di lui, ora più vivo e desiderato che mai nelle rievocazioni quotidiane che si facevano in crocchio con altre amiche di lui quali la marchesa Caucci e la principessa Lancellotiti. Allora si trovava in Roma anche Alessandro Poerio, che vedeva ogni giorno la contessa. Egli dice questa ha riacquistato pienamente la salute, e quasi direi che ne abusa girando e correndo senza posa da un luogo all'altro . Fatto che avesse ritorno a Bologna, ella si proponeva di leggere, anzi di studiare 11 primo volume della Storia inviatole dall'amico, e intanto mandava un plico e saluti a Carlo Poerio. Il 6 luglio era già a Bologna, e di 11 si offriva dì trasmetter libri non solo a Parma., dove il Troya contava amici, ma anche ncll? impenetrabile re-