Rassegna storica del Risorgimento

TROYA CARLO
anno <1930>   pagina <443>
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Tra Pana e l'altra dello due lettene elle precedono era intercorso più che un anno ; ma più ancora ne ìndica trascorso la lettera suc­cessiva (3 aprile 1850), dalla quale straliceremo solo un passo per­chè non privo di un certo interesse. Mio marito la riverisce, e le chiede se nelle sue profonde investigaziom storiche del medio-evo avesse per avventura incontrato prima del 1066 il vocabolo * Ronzano o Rumiamo, che è il nome di un collie presso Bologna, da alcuni ar­cheologi derivato da famiglia Romana, da altri da voci celtiche, e che si trova nominato in una carta bolognese del 1066. A Ronzano furono sepolti Catalano e Loderingo, frati godenti, che ivi aveano fabbricato il primo convento di quell'ordine ; per salire ali detto col le convien passare dal luogo denominato le salze; e così vediamo illustrato in due canti dell'Inferno questo amenissimo monte, a noi caro non meni pelle sue naturali bellezze che pelle memorie dantesche . Questo Ronzano - ella aggiunge nella lettera sesta deU'll sett. '51 è un monte dilettoso sul quale noi passiamo al­meno una terza parte dell'anno nel silenzio e nella solitudine, tra­sportandoci per quanto è in noi a tempi che non sono più, e cercan­do di obliare questi infelicissimi , e il conte Gozzadini vi aveva pubblicato un lavoro storico intorno ad esso colle e a Loderingo (58j, ivi morto e sepolto. Oramai le lettere della insigne gentildonna ven­gono quasi sempre occasionate dal dono dei volumi della sua Storia che l'amico puntualmente offriva alle nobili donne che tanto eleva­tamente sapevano amarlo e apprezzarlo; pure, non mai ella scrive righe di mero complimento. In una del 2 febbraio "52. per esempio, nella quale son notizie gravi circa la salute di: Giovanni Marchetti, ella torna ad esprimere l'antico e non intiepidito desiderio di tor­nare a Napoli, a stringerle la mano e conversare a lungo e senza riserva e sfogare con lei amarezze profonde, che ci sono comuni; in un'altra, del 17 dicembre (59), ringrazia lo storico di aver fatto parola di Ronzano e del suo illustratore conte Gozzadini, in uno dei suoi volumi, il quale ella dice mi fece sentire più forte che mai il grave peso di un nome che non m'è dato portare degna­mente, e, mentre sentiva tutto l'onore di essere ricordata in quelle pagine, mi appariva gigante la mia nullità rimpetto a tanto lustro
(58) Vedasi la Oruntwa di Ronzano Memorie di Loderingo degli Ando-lo. frate gaudente. Bologna, Tip. Bolognese, 1851, In 8, pp. 208.
<58) Questa lettera contiene finche una modesta e fervida pagina di rln-grazlittnento di Cftov. Gozza4inl per le buone parole serriti dal Troya sul­l'opuscolo di lui.