Rassegna storica del Risorgimento
TROYA CARLO
anno
<
1930
>
pagina
<
448
>
448
Èwmrrfo Zaf/a tifi
esecuzione che non fosse quella di presentare all'amico novelli co;-noscenti. Questa volta si tratta di un illustre dantista, che tratteneva presso di sé in lettura la copia del novello Veltro destinata alla contessa : il conte Paolo Perez, suo bravissimo cugino, profondo conoscitore di Dante, giovane per intelligenza, erudizione e genio poetico, veramente straordinario. Io le offro il suo nome, co m'ella mi offri quello di Odorici, e spero che verrà il giorno in cui glielo potrò far conoscere di persona, ed Ella sarà fonato di amarlo e stimarlo : intanto egli saia l'anello fra lei e me, come io lo sono fra Lei ed Odorici .
Nella lettera posteriore (5 ottóbre *56), ella dava, terminandola, una curiosa notizia : Il mio egregio amico e enfino; cònSé* Paolo Perez è stato quassù circa, due mesi, e poscia andò a Eoma a chiudersi nell'istituto della Carità creato da Bosmini. Egli rinunzia, così, ad ogni diletto e bene della vita, e forse seppellisce nelle claustrali discipline e meditazioni un forte Ingegno ed nn cuore generosissimo. Quésta perdita mi è amarissima . Senonchè pare che egli non dovesse trovarsi molto contento della sna rìsoluziojitìp perchè nella penultima lettera, dell'll novembre '56, la contessa avverte il Troya che non sarà possibile regalargli una copia del "vTeik tro: al mio cugino Perez non si può diriggere (sic) nulla; egli iV chiuso in un sepolcro di vivi, e so che il Superiore lo tieii'epccupa-to in cose materiali ed inutili, non lasciandogli tempo pello studio., questa è una gran pena ed nn gran danno per uno che riponeva ogni tbene e diletto nei libri. E una specie di presentazione vien fatta sempre a proposito del Veltro, nella persona di un poeta allora-in grido. w/IJno di quei cinque esemplari, ch'ella cosi generosamente mi largiva, ; collocato presso l'amico mio conte Aleardo A-leardi veronese, il più colto e brillante ingegno, il poeta più distinto di cui ora. KÌ vanti la mia citta native : egli ha fatto romore con una recente pubblicazione di un carme intitolato il Monte Cireello, dì cui spero poterle presto inviare un copia. Mi permetta di trascriverle una parte di lettera di questo amico mio e suo grande ammiratore: ella vedrà come i veronesi di senno pensano e giudicano del Veltro. Ho letto, anzi, tutto d'un pezzo divorato il Veltro: e ninna polemica, se tale può dirsi questo egregio lavoro, ho trovata mai cosi profonda e leggiadra, e di mio gusto quanto codesta. Questo spaziare per la scura e sei vati e betta istoria del '300. come in propria casa e nel proprio giardino conoscendone tutti f mobili e gli angoli,; sapendo la vita di tutti gli ospiti fino alle se