Rassegna storica del Risorgimento

TROYA CARLO
anno <1930>   pagina <450>
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45 Riccardo a>fjaria
Vu'w'a della mia giovinetta<: vado superbii del caro dono, e lo fac­cio pubblicare. Me riceverete più d'un esemplare, elle dispenserete come, vi piacerà. Avrò carissimi gli esemplari a parte del discorso sull'architettura gotica, il quale tiene in sulle spine l'ottimo mar­chese Ricci ; egli se u'è ito alle Marcile, e mi scrisse dianzi che l'es­sere d'opinione diversa da quella d'un vostro pari è un gran guaio. Credo che uscirà in un giornale napoletano una brevissima relazio­ne degli scavi operati in casa del conte Malvasia; mio marito la scrisse, e la diede al marchese Gargallo, il quale da molto tempo l'avea pregato di dargli qualche scritto archeologico da pubblicar­si a Napoli... :.
Vi riverisco in nome di mio marito e: m bacio la mano; a questo atto affettuoso e devoto si unisce la mia figliuola Gozzadina, la quale voi non conoscete : è una vostra piccola ammiratrice di do­dici anni, che fino dalla sua prima infanzia imparò a riverire ed amare il vostro nome .> (66. Questa lettera è dell'8 ott. 7 e porta nel commiato : Addio, vi raccomando il sangue vostro dev.oxj come in quella precedente, del 5 ott. '56 aveya scritto : io sono sempre il sangue suo espressione tenerissima dovuta al Trova stesso, come si apprende da una lettera precedente, del 12 noveni-bre '56, che incomincia cosi: Queste deliziose parole voi siete il sangue mio mi corrono benefiche pelle vene da capo a piedi, recandomi grandissima consolazione. Ma se il voi è il più soave modo in bocca vostra, sembrami una temerità nella mia, né oserei valermi dell'onore che mi accordate, se non temessi di vedermi re­spinta di nuovo alla terza persona, e questa sarebbe la più terribile multa che poteste impormi. Vi chiedo perdono nefl'ubbidirvi, e vi protesto che il Vài non potrà mai indebolire d'un atomo la riveren­za ed il rispetto insuperabile che vi professo, e vi devo come ad uo­mo grande ed altissimo; bensì mi darà maggior coraggio per dirvi ch'io vi ammiro, anche come il più amabile e simpatico fra gli uo­mini; e questo è un pregio tutto vostro e mirabilissimo perchè i dotti sogliono essere aspri e severi colle donne; ina voi sapreste farvi seguire da noi povere ignoranti anche nel baratro del Cod. Dip., nel quale v'ingolfate a bella posta per farmi paura, e sorprendermi poi coli'uscirne più poetico e brillante che mai .
Ma la vita del Trova si affrettava al suo termine* e la salute di
(00) Era la loro figlili indetti nmiuc nel tK4S alando sposa al conte Antonio Km-eli ini di Bologna, il HO maggio 1809.