Rassegna storica del Risorgimento

TROYA CARLO
anno <1930>   pagina <451>
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3tali teneva anche la Gozzadini in ansia.. l'rinia di concidattero la penultima lettera ella scrisse; Credo di avere risposto a tutta la vostra deliziosissima lettera; mi riservai a parlarvi per ultimo di -ciò die maggiormente mi sta a cuore, ed :è la vostra salute, pella quale vi prego e supplico, per amore di tutti coloro che vi stimano ed. amano, e per pietà del sangm.vostro, che abbiate ogni più gran Cura, Hi consola il pensiero di sapervi nelle delizie di L'orlaci: ben ricordo quel luogo e la villa [vista?] del Vesuvio: quanto gradirei dì trovarmi di nuovo in quel Paradiso, e vicino a voi! H mio Ron­zano è delizioso nella buona stagione: ma ora vi si gela, ed io de­testo il freddo . Scrivendo queste parole ella certo ricordava la co­raggiosa ascensione al Vesuvio, la prima cosa che aveva voluto fare non appena fu a Napoli nei.'J, e per la quale S ritenuta impossi­bile dalle guide non aveva, per giunta bollito neanche l'aiuto offertole da essi.
XII. Cornelia Rossi Martinetti
Ed eccoci dinanzi alla maga QormHa: la più famosa al suo tempo fra le gentildonne fin qui rievocate. Privilegiata d'una stra­ordinaria bellezza ohe la collocò d'un colpo in prima fila nella éWv femminile delle corti di Napoleone a Parigi e del Viceré Eugenio a Milano; di gusto raffinato nell'abbigliamento ; ricca di censo e di sapienza nello splendere; seducentissima nel canto, nella musica, nella danza, ella era insieme, come donna e per quel tempo, fornita s d'una cultura superiore, grazie alla-sua conoscenza del greco e la­tino tra le lingue antiche, nonché della francese, inglese, tedesca-, spagnola tra le moderne, oltre che erudita in istoria, di cui molto leggeva facendo uso persino di note e richiami. Il suo palazzo, vero tempio di Venr, dal giardino famoso celebrato nelle lettere del Giordani e nei vèrsi delle Grazie foscoliane e di Paolo Costa, ac­còlse per lunghi anni il fior-flore degli intelletti europei ì il Fo­scolo (67), il. Monti, e il Canov;*. che ramava assai e la, chiamava
(07) OniMfiwj, C* M0nU, m Oli amori di V. Flt Bologna, Zanichelli, 1892, AwéMéi Mi le munii ne rlt de ThHro de tu por madame Marinelli jHfe contienile Bossi, Sòme, Ohez De Romani, MDCOOII1, pi. 20.r)-:{35.ke lotterò a lei, nel voi. MLp. 201 ng.e.mtaM poeòoio, Firenze, Rueberu,.'tftStt;. pp. 231 sgg; A. PORA'CTJ, La <i (ternato bolognese, in ìj'AraMf/mnusio, XXI n, 8-4 maggio-agosto J928; C. (JIKAUD. Le mlirv a cura di. T. G-srou, Ruma, Ousa Bd. Leon, da Vinci, um, p,205-, elk ricanta l'epos flel QIrHudeonr.ro A-Ilo della ì'L; G. BIAOI, uà maga Cornelia, In, Aneddoti tetterai Milano. Treves, ffljSff, np. 57 sgg.