Rassegna storica del Risorgimento
TROYA CARLO
anno
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1930
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pagina
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454
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454
Rfaourrìo /jujaria.
pie les fleurs de la. vie, ceiui. là, dis-je, ne saurait resister à un destàn sevère (72). Pei* tal modo, vennero in lei a prendere ili sopravvento sentimenti che la, onorano, mostrandocela, o piuttosto, dopo quanto abbiamo riferito del suo romanzo, confermandola, da un altro lato, serio e nobile.
Forse è questo il maggior pregio delle lettere che pubblichiamo. In quella del 38 gennaio 1858, per esempio, i,/Blla( immaginandosi affettuosi colloqui tra Carlo Trova il fratello, esclama: potessi io essere testimone delle vostre dolcezze di famiglia, che invero sono le più care della nostra vita! B in un'altra: mi consolo pensando che la vostra consorte vi stima quanto meritate, ed è tutta pensiero per voi! questa è una vera felicità, che itoti si trova in tutti i matrimoniI e godo che sia toccata a voi in sorte;.,.
Sono delicatissime allusioni personali in cui si intravede come un velato rimpianto. Da ciò, mi sembra, il suo bisogno di affetti*, di sempre nuove amicizie, e la contentezza di vedere appagato un tal suo bisogno. Il lettore vedrà come nella lettera del 28 maggio-1855 ella preghi il Trova che indirizzi a lei viaggiatori di merito; che si trovino a passare per Bologna, e con quanta riconoscenza lo ringrazi, nell'ultima, della buona memoria serbata di lei da Carlo-e dalla moglie: questo è un conforto necessario al mio cuore ella soggiunge. A volte, il suo linguaggio affettuoso, quasi tenero,, con l'amico significa pure qualche cosa. Dovremo attribuire ciò all'età avanzata, o non piuttosto all'indole sua e al suo particolare stato d'animo di quel periodo?
Non possiamo affermare nulla di certo intorno al tempo in cui sarebbe incominciata la loro relazione. Sospetteremmo, fin dai pvi mi soggiorni dèi Trova a Bologna, allorché nella casa dell'amico Marchetti sarebbe stato impossibile non venisse a conoscere la famosa Cornelia, ma non abbiamo rinvenuto alitre lettere all'inf uori di quelle che qui riporteremo, alla prima delle quali, risultando che la loro amicizia non risaliva a lungo tempo anteriore, bisogna asse gnare la data almeno del 1849. Potrebbero essere state distrutte dal destinatario? In tal caso bisognerebbe addurne i motivi. Peggio è avvenuto alle lettere del Troya, che dopo mie diligenti investigazioni non si sono ritrovate.
E' facile pensare quanto importante dovesse essere ili carteggio della Martinetti, dovuto a personaggi tutti intelletlnialmente cospi-
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