Rassegna storica del Risorgimento

TROYA CARLO
anno <1930>   pagina <456>
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Eioaaréo Zagarw
ricordare quel che ne scrivono il Colletta Ì3É L. 11, 80 e IX, 26) e Jacques Uambaini ffiaptes sous *. Boimparte, Paris, Pian, .1911, p. 538) basterà rimanda-rie. libro oousacratogli dalla figlia, Teresa ITieseliì-Ea-vaschicri (fi generale Filangieri, Milano, Tréves, 1902)! con affetto e storica esattezza
La prima lettera fu scritta (14 dicembre '50) da Roma, dove la contessa volle fermarsi prima di -recarsi a Bologna. Era stata però alquanto male e poi molto occupata in visite
Oggi ella prosegue .che sono da me compiti tutti i dover ri deltei fredda società, penso agli amici lontani, e quindi comincio con lo scrivere a voi, mio caro D[on] Oarloy col quale desidero man­tenere una dolce amicizia, che se non data da lungo tempo, è però viva in ragione diretta del tempo che ci conosciamo, e che io inco­minciai a stimarvi ! Non so ben dirvi con quanto piacere ripenso alle deliziose, istruttive, piacevoli ore, he ho passate con Voi ! Di simili, qui non posso aspettarne.! Ninno conosco col quale poter parlare liberamente, ninno che abbia per me tanta bontà quanta me né avete Rimostrata ! In Napoli ho lasciato la mia anima, la mia vivacità; e queste, crediatelo, s'aggirano intorno alla vostra stanza, poiché as­sai di frequente corre il mio pensiero a voi, e vi parlo, e ricordo tutti i nostri e variati discorsi, e vorrei poterli ricominciare! Ma quando Sarà quel dì che vi rivedrò? Allorché verrete in Roma, io già ne sarò partita ! Mi tengo alla speranza di ricevere la cara vo­stra visita in Bologna, e questa l'Ito già annunziata all'Ipolita, a cui ho già scritto lungamente di voi. Mi giova credere che la vo­stra salute ogni giorno più si fortificherà, e che il1 ritorno della Primavera vi concederà di effettuare tutti ì nostri progetti,,. che non sono progetti vani, ma del cuore, e quindi pini degni d'essere compiti. La nota sulla lezione del Paiiantur ben mi fa conoscere quanti amici distinti qui avete e quanto tutti debbono essere an­siosi dì rivedervi ! Abbiate, dunque assai cura della vostra salute e còsi contenterete a buona stagione il vostro cuore e quello di tanti vostri amici! Mi consolo pensando che la vostra OOJ sorte vi stima quanto meritate ed è tutto pensiero per Voi! questa è una vera felicità, tohe non si trova in tutti ì matrimoni! e godo che sia toccata a voi in sorte. Salutate questa vostra rara compa­gna con affetto e cordialità, per me. Direte a Pepe che molto mi rincrebbe non rivederlo da voi. Direte al generale Filangeri [dì] Sa' ariano (tic) che gli perdono di non essere venuto a trovami come lo pregai con due biglietti. La vostra lettera a M. Corboli non L'ho