Rassegna storica del Risorgimento
TROYA CARLO
anno
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1930
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pagina
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468
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48 ìiiwm'tky Zihyarm
dorato confessare che se io dicessi più qua che là, forse ni"Ingannerei. Aggiunsi però che se una dubbia' congettura, se un lontano l>nrhnue bastasse, direi che forse io lessi quella tul opinione nella Vita di Dante eritta da Cesare Balbo: uia* ripeto, dicendo pur questo, temerei di Sbagliare, Ohe si io avessi l'onore di essere noto a LS... Elia(jBvwdreJbhe assai presto Che;n> non ho l'uso di parlar per ambagi e che non temo di nominar chicchessia ; te questo non già per avventatezza trovandomi ciuquant'anni sulle spalle, ma perchè porto opinione fermissima l'ho letto e stampato, e lo ridirò e ristamperò che certi vani riguardi siano di gran nocumento alie: lettere, o vuoi di ritardo al progresso di Éjuelile. A difetto di conoscenza personale, credo che-ri mio libretto basti a provar l'asserto. Ed poi non vedo (scusi la liberta del mio dire; che quando noi non la pensassimo ad' 3 atipia1 su questiO' Oi'flual punto dantesco, si dovesse per ciò solo essere tufinioii nò dico nulla di troppo, giacché colui che avventa è nemico; e V. S. mi chiama.' di liei awersario. M?è avvenuto di non pensarla con un illustre dantofilo alemanno, Qttrlo Witte. ma io qui non so tenermi dai: riferire alarne parole della lettera eh'ei mi scriveva a Brusselles ai 29 die. dei 1S16 non già per menarne vanto, ma per mostrare la discrepanza d'alcune opinioni non costituire la minima inimicizia: (dopo i soliti ringraziamenti). Sappia V. S. Che questa insigne sua opera mi capitò nei momenti più crudeli di una malattia terribile, e che contribuì non poco per addolcirmi quelle triste giornate. Voglia II Cielo che ella conduca a buon porto la ben augurata sua intrapresa, di cui non mancherò di dar ragguaglio in qualche giornale alemanno. Ho provato un vivo piacere vedendo in quanti punti, il suo giudizio confermi le mie opinioni, da lei non conosciute perchè esposte in libri tedeschi. Cosi, a ragion d'esempio, 4 noie punii rigettati da lei a f. 105 come favolosi furono anche da me giù dicati tali, a sola eccezione dell'ottavo, nel quale però sono perfettamente d'accordo con lei. Non poche sono le opinioni sul comento da lei esposte, che per le ragioni da lei addotte mi sembrano giustissime; per' [alcune, li nostri pareri differlJicono, senza di pregiudicare però mai all'alita- fóma che questo insigne suo lavoro ha fatto nascer in me per la di lei persona. Ella vede, ill.mo signore, ette la differenza delle opinioni non può né deve stabilir niànldzu tra due cultori del medesimo ramo letterario; e Ch'essa non l'abbia stabilita per nulla tra il dr. Carlo Wttte e me siane provu che l'Illustre dantofilo non è venuto mai a Brusscles (dove ho dimorato per ventotfc'anni) senza venirmi a visitare, e senza dimostrare dispiacere nell'incontrarml. Sicché mi confido che il gentile partenopeo non voglia essermi più crudo del severo alemanno. K con questa fiducia ho l'onore di rassegnarmele
TJm.mo e dev.mp .Sterne. 3i. A umida Zani rf' Werranll,