Rassegna storica del Risorgimento

TROYA CARLO
anno <1930>   pagina <476>
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La contessa (iliovauna Mosti-Estense bella la parte sua se in gioventù venne ammirata dal. Byrou era nata a Verona dalla fa­miglia di Scipione Maffei, e, astiata sposa a Bia?i-a prése posto segnalato per le virtù domestiche, mi coi riflesso è anelile nelle let­tere al Troya, non die per quelle ettàJi e patriotticlfi; tanfo), rlu* afferma il Trovauelli * (91). per- I-'opera coraggiosa da lei spie gata nella rivoluzione del 183Ì, ebbe a subire le vessazioni del go-Temo pontili ciò. Promosse e aliifo: validamente gli asili l? infanzia, estesi anche agli israeliti. Per opera di Giovanni Antonio Ro­verella (1778-1843) conte di Sorrivoli, nattftS Si Óesena ma dimo­rante tratto tratto anche a Ferrara, e intimo amico di Edoardo Fabbri, divenne ammiratrice elici 4i'e?o patriota tsente, :Con lui si recò a far visita a questo nel carcere {limola, e il 21 agosto 1828 cosi gli scriveva: II sentir fortemente1 le aitami disgrazie pare do­ver annientare il péso delle' tìOsifeé, e pure non ic-tutamente.così: il pensiero non resta confisso sugli oggetti dolorosi c-ke abbiamo in­torno, il nostro cuore impara- a dividere i mali degli altri, che ve ne sono dei maggiori dei nostri, e che vi ha chi li sa sopportare cou una forza d'animo ammirabile e da imitarsi E anche questo mi pare essere uno di' quei casi, iar cui, lasciandosi andare agl'impulsi dei proprio cuore, vi si guadagna. E vi guadagna anche la nostra su-perbietta, giacché io dico a me stessa : il merito- d'uiahima come quella d'Eduardo non )uò essere inteso uè da un malvagio, ne da uno affatto sciocco; dunque io non sono né una malvagia né una affatto sciocca, perchè lo capisco . Più tardi ejla fu in relazione con L. Q. Farmi, col Minghetti, eoi Ricasoli e con altri dei mag­giori patrioti. Morì in Ferrara il 17 feb.bi?ado 1879, ottuagenaria, tra l'ammirazione, l'affettò e il compianto dell'intera cittadinanza.
Sei anni dopo quella prima lettera al Troya, ne indirizzava (22 aprile) una, seconda eli'è. anche l'ultima e che per là sua importanza amiamo riferire integralmente.
Kon le incresca, gentilissimo signor Troya, se, rammentan­do le tante cortesie da lei usatemi nel mio breve soggiorno in Na­poli e l'amabilità con cui ella sa ad' altri manifestare i pregi defc l'animo fitto* io vengo a rammentarmi a Dei, e lo faccia per doman­darle un favore. So di'e proprio de' cuori getvtili l'esser propensi a