Rassegna storica del Risorgimento

ROSSI GIUSEPPE ; RODI GARGANICO ; CARBONERIA
anno <1930>   pagina <488>
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Gli afllliatì di eiascuua Vendita avevano IMI nome specillici, e quelli di Rodi si chiamavano Cavn lieti di Tebe. Ebbero qoestfultiml Qmn Maesti'Oy prima, del 1820, Francesco Buchi; nel tempo dell rivolta, Nicola Tarai 1 ucci ; 8 durante la Costituzione, Antonio San­tamaria. Fx*a i diga itaci,, h appartenevano alla Vendita di Rodi, sono degni di maggior ricordo : Raffaele Mascis dottor medico, Ni­cola Lombardi, Vincenzo Mascis sacerdote, Silvestro Porte e Filip­po d'Anelli. Si distinsero pure per nobile patrJiStiSismo nel tempo 4ella rivolta;?. Tommaso Buchi, Silvestro Borromeo, Michel Caputo, Giacinto Garrassi, Giuseppe Carbone. Luigi Mar; del Conte, Mi-chelantonio Carbone sacerdote, Vincenzo Cferra sacerdote, Giuseppe d'Auria, Giuseppe d'Anelli, Antonio de Felice, Domenico Gugliel-meili, Carmine Luciani sacerdote, Domenico Masella notaio, Miche­le Bossi sacerdote, Carlantonio Rossi canonico. Giovanni Busso, An­drea Rovelli sacerdote, Giovanni Saccia ffó)l.
Il nome del Rossi Giuseppe non si trova compreso in questa li­sta, perchè la stessa venne compilata nel 1822, cioè dopo la rivincita del Borbone, per comodità della Polizìa, onde tener di mira coloro che potevano darle dei grattacapi epoca in cui il Rossi più non era fra i viventi, come in appresso diremo.
Ma finalmente giunse l'epoca tanta desiderata dai Carbonari, 2 luglio 1820, in cui, fra entusiastiche acclamazioni si inaugurò il vessillo della rivolta in ogni comune della Capitanata, al fine di ot­tenere la Costituzione, che venne concessa da Ferdinando I nel 7 dello stesso mese ed anno.
A Rodi fu proclamata la rivolta,;.ttjfl giido di: Viva la Costitu­zione ! viva la libertà ! dal sindaco Antonio Santamaria, da Nicola TaraUucci, il quale portò in giro la bandiera tricolore, lavoro del sarto Vincenzo Troili, è dal dottor medico Raffaele Mascis (7). lira costui conosciuto per la sua continua parlantina, e raccontasi clic il nominato reverendo De Nunzio gli dettò la seguente epigrafe da porsi ani sno futuro avello :
TJn grande parla hM à qui serrato, il Quale, hùttìtfib tàccia Mmatòitinitéf II suo taom' non puossi ummammte Paragonar a quanto et/H ha parlato'- >h-,
(0) B. Caj<K m. <.
) Awiù. jpfcftvV pttjj. 22 - anno 1820 fE. Qaan pi: ulti}.