Rassegna storica del Risorgimento

ROSSI GIUSEPPE ; RODI GARGANICO ; CARBONERIA
anno <1930>   pagina <489>
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E frattanto, essendo stati nel giorno della Costituzione liberati ì settari,, il nostro Giuseppe Bossi fece ritorno in patria in mezzo ad una festa delirante, festa che poi doveva ben presto essere soffocata nel sangue, per il naturo della Costituzione da parte del fedifrago He nel gennaio 1821,
Il Rossi, a causa di tante perdite e spese sopportate, per le ra­gioni su accennate, trovò assottigliata la sua proprietà, che non po­tè più rifare, e si mise cosi nuovamente a trafficare sul mare, coman­dando una barca di suo fratello canonico Giuseppandrea, e tenuto sempre d'occhio dalla sbirraglia borbonica.
Fu su questa nave, nomata Maria della Libera, che egli, nell'età di anni 64, navigando per Trieste, la notte del 17 dicembre 1821, fuori dalle acque del porto Quieto vfidn un carico di agrumi, ebbe di­sgraziatamente ad annegare, a motivo d'un fortissimo vento d'ostro-scirocco.
Erano con lui tre dei suoi figli, Mcola, Luigi e Giuseppandrea, i quali, nel far ritorno a Rodi, rintracciarono il cadavere del padre impigliato in uno scoglio dell'Istria, e gli diedero ivi sepoltura, presso una chiesetta colà esistente, detta S. Lorenzino (8).
1 marinai di Rodi, navigando presso quello scoglio, mormorano riverenti il nome del misero naufrago, ma nessuno probabilmente ri­corda il contributo da lui portato alla nobile causa dell'indipenden­za e della unificazione d
Rodi garganico, 25 aprile 1930 - Vili.
MICHELANGELO Dm GRAZIA.
(8) Copia dell'atto di morte del Bossi, esistente nell'archivio comunale di Rodi, trasmessa in quell'epoca dal Tribunale Civile di Trieste.
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