Rassegna storica del Risorgimento
DUE SICILIE (REGNO DELLE) ; SETTIMO RUGGERO
anno
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1930
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pagina
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518
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Per la prima volta 11 moto milanese .elisi; fe studiato tu tutta la sua preparazione ed estensione. Esso trae le sue origini dal MS, dalla delusione provata al ritorno dell'Austria, dall'esodo di molti patrioti nel Piemonte dall'animo vigile di Muntili}, dalla reazione perpetrata in tutta la Lombardia, dai partiti che vanno man mano formandosi e orientandosi verso la Gasa Sabauda. La tiivisione degli animi non era un fatto -nuova,: gj nelle famose Cinque giornate eransi manifestate varie tendenze ed e noto come tra gli stessi capi, Mazzini, Cattaneo;, gserratìi flion ci fosse una vera intesa. Tuttavia nella lotta e dinanzi al secolare nemico sembrò che le passioni di parte tacessero e nobili e popolani si trovassero d'accordio. Ma, come sempre succede quando le cose vanno male, si cercò, fallito il primo moto, di Scolparsi u vicenda e si crearono varie correnti, ai punti estremi delle quali stavano-gli AtbetiUti e 91 Marni/Mani, in mezzo gli IndipendriiM e i àmwbt<tÌ6L> CHI Alberanti erano sorretti dalla aristocrazia e dalla borghesia patriottica eroica, che sì era -distinta nella campagna del M8 e nell'epica difesa di Roma; i UaezinmM trovarono proseliti sopra tutto; nel popolo e confidavano in una prossima riscossa. Essi avevano iter capi il De Luigi, che era accorso coni uà manipolo di volontari lombardi alla difesa di Venezia, il Gerii, il Carta ege più Vòlte aveva sfidato il carcere, Il Brisl, il Piolia De Bianchi ecc.
Le cantine e le osterie più che 1 salotti erano i luoghi, in cui essi eonvcr nivano per complottare e preparare la gran massa del popolo, la quale non era indifferente all'ardore dei capi, che con grave pericolo e sotto gli occhi della polizia andava diffondendo il verbo della liberta..
Mazzini vegliava sa r.uii] e su tutto, ordinava e disponeva preparando il campo d'azione, che doveva sboccare nei G; febbraio e creare nuove disillusioni. Egli aveva sentito il Brisl, il P-IoM, tutti gli ardimentosi ostinati fino-ai sacrificio; aveva cercato di sincerarsi della consistenza delle voci che jtzoiJ=, revano, della disposizione degli animi, di intendersi col congiurati ungheresi,. di fare in modo che ogni diffidenza, e sfiducia scomparisse. Per riuscire nell'Intento suo e per non esser tradito ebbe il torto di nominare più capi, che avrebbero dovuto sorvegliarsi a vicenda e che finirono con l'essere in parte-inatti vi. Dopo il convegno di Locamo, in etti le tendenze furono tliv.Sr.sa, Italia ottimista, disposta segali U Mazzini senza discussione?, l'altra pessimista e sfiondata, che non voleva più saperne di rivolte separate,, itòà terza* < s'accostava si pensiero della seconda, prevalse il generoso.' entusiasmo e si penso di agire. TI Ptoftf gmpft u Milano e si mette decisamene al lavoro : la propaganda diventa più attiva e più Intensa e si fraziona il coniando. Il Brisl