Rassegna storica del Risorgimento
GIORNALISMO
anno
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1931
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pagina
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307
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L'Alia Lombardia durante V insurrezione tirolese nel 1809 307
in Valcamonica> E così lo spirito nuovo era vinto dalla tradizione conservatrice, che veniva incoraggiata dalie bande armate delle Tatti bergamasche e della Riviera di Salò e de' Triumplini e Sabbini, capitanati dal Prete Filippi e dai Sindaci Morandi e Turi-ini, bande che, ai Tormini di Salò, sconfissero il battaglione misto di Bresciani, Bergamaschi e Polacchi, che saliva per la rivoluzione.... Brescia,, sgomentata, perchè anche i Comuni ingrossavano l'armamene: e minacciavano scendere al piano, adunò nuova milizia sotto la direzione del generale Giuseppe Lechi ed ebbe conforto dai Francesi, che dichiararono aperto di voler sostenere la rivoluzione . Mancato ogni aiuto dalla Dominante, le valli dell'ali Lombardia, pressate anche- dai bisogni del paneV si andarono calmando ed i capi dell'agitazione presero la via dell'esilio.
Comunque, anche se Valtellina e Valcamonica sono nel 1809 invase dagli insorgenti tirolesi, tuttavia esse vengono a costituire, dati i loro precedenti storici del tutto diversi, due piattaform;e ben distinte nella lotta, che aUora imperversa nelle Alpi eèntraljj' ed in tutta Europa. Nella Valcamonica i Tirolesi non possono che sfruttare il malcontento delle popolazioni, causa il disagio economico e la coscrizione:; ed a questo proposito, il Rosa osserva riferendosi alla prima incursione tirolese del 25 aprile, che la Jbanda, che la compieva, fu ricevuta graziosamente, perchè i Oamuni dal Trentino contrabbandavano sale e tabacco (36). Nella Valtellina invece i capi si muovono con propòsiti politici, anche se questa! non sono gli stessi per tutti. Se il Paravicini sostiene le parti dell'Austria, il Juvalta pareva mostrare animo diverso, per quanto desse a vedere d'agire d'accordo e per conto del governo di Vienna. Probabilmente l'uno e l'altro meditavano di dare al paese l'autonomia nella quale essi vedevano una esplicazione del sentimento di libertà-, sentimento che era ben lontano da quello dell'unità e indipendenza nazionale, prima d tutto, perchè ristretto ad un piccolo territorio, secondariamente, perchè si faceva, né più. nò meno, il gioco dell'Austria, interessata, a cavar profitto da una situazione intricata. ed incerta. Avverte anzi ,ItJrangìa Tazzolj (37) che, appena si ebbero
(87) La Contea di Bormio sotto U Regno italico (Rass, Risorti; 3.928). Cfr, anche OABAOCWLO. Andrea Bofer nell'insurrezione bavarese del 1809. Bologna, 1928; AKDBKTB, Andrea Eofor e la sollevazione del Tirolo del 1809. Milano, 1856; BICOOHBLLI. Memorie delle VaUt Baebla e Trompia dal 1790 al 1814. Brescia, 1899.