Rassegna storica del Risorgimento
GIORNALISMO
anno
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1931
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pagina
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315
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L'Alta Loiribffldia durante iwu>wàióno ffoofaira mei MQ9 315
<mè ain> crésciuti di numero, noà fltrepassando però cinquanta, si inoltrò versò Vezza, facendo insorgere le Donnino che si trovavano sol di lei cammino. lr Vozza oravi fortunatamente il signor Giudice' ài Pace di Edoloi ivi recatosi colla positiva intensione di predisporre gli animi alla tranquillità, siccome aveva- tentato di fare ed anche ottenuto* arringando nella mattina 11 popolo tranultuatìtei. 3'ea ritornato in quiete. Sei soli Tirolesi con al-rtc*?tùanti armati di Ponte di Legno penetrarono in Yezza ed il fuoco dell'insurrezione cominciava a ridestarsi. La presenza però e Hènergia del sullodato Giudice di 3*ace. assecondato da altre probe persone del paese, contenne quei di "Vezza nel dovere, per cui 1 pochi armati. ch'erano penetrati, si ripiegarono sul grosso della loro banda, che si era 'ppostttlfca in qualche distanza, a vista però della Comune suddettài Hel susseguente giorno rientrò in Vezza la massa tutta del briganti tirolesi e nazionali, 'ed allora il paese insorse e s'uni armato aj medesimi, dirigendosi con essi sopra Kdolo. in cui anche penetrarono senza ostacolo, avendolo trovato privo di qualunque forza, dacché il signor Capitano Blanch domandante la forza stessa, lo aveva poche ore prima abbandonato con tutta la gendarmeria, quantunque fosse assicurato dell'arrivo In Edolo per il susseguente giorno 0 della truppa francese, che accorreva sollécitamente a quella volta ; di tale inconcepibile ritirata, egli non aveva nemmea) avvisato un picchetto avanzato che aveva a San BrMoi -M> lonno, e che si sarebbe perduto, se non fosse stato avvertito da un fratello ;del' signor Giudice di Pace già nominato. La massa degli insorgenti, formata degli abitanti di Ponte i: Legno, vna, Pontagna, Tenni, Vione, Vezzft ed Incudine, ascendeva allora al numero di 500 circa. Fu in quel giorno investita la cancelleria censaaJda; abbruciate e disperse tutte ìe [carte che vi si trovavano; saccheggiati gli effetti di privata ragione del cancelliere, ch'era fuggito e che venne premurosamente ricercato con intenzioni micidiali. IPu pure: sfibra zato l'ufficio del nostro Giudice di Pacete-sconvolte le carte, senza però ch'egli avesse campo di rilevare s gliene venisse in quei giorno asportata qualcuna. Le proprietà, furono rispettate e pagala 3à amministrazioni dei viveri. Pochi cattivi di Edolo., che furono anche conosciuti, prèsero le' maxi. Nello stesso giorno la maggioranza di detti insorgenti, avendo cercato e trovato il signor Giudice di Pace, persona che appartiene-, ad una itfamiglia mollo comoda di Edolo, e che gode la stima del paese, voleva obbligarlo a prendere la *dire-zione generale di quella massai- Credette egli in quel frangente che non fosse prudenza II rifiutarsi 0 che i potesse aizl ricavar; dftua loro deferenza un buon partito; mostrò quindi X essere disposto ad accettare, purché si obbligassero ad una deca ed esatta ubbidienza. Il che gli fu anche -da coloro promesso. Allora egli intimò loro di deporre inuuediatajnente le armi e ritirarsi alle proprie eluse) -olia quale iirtiinazione. essendosi tutti rtflutatl con grida