Rassegna storica del Risorgimento

TOSCANA
anno <1931>   pagina <333>
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brUìÉBriìmio msltinvo. in Tomtna
una numerosa colonia straniera, poteva Qvìgùtìtws da mi momento fetta* fa pio gravi eouipUcaxtOni internatomi] i ; eiliaa Muside-ae.fc:iàJa)elli:oaclÌ Livorno poteva stórna .agi A.USkf Come un comodo petesfe. jfcer oe(fttpai'éla citi, insediandosi casi nel fèpn-taatps Per mtÉtèfài fine a tjnesto stato dì cose, la Commissione de* >mm di 'inviare Torino il patriota od eiwlito G. Battista Giorgini per chiedere un iute4?ven,lo armato .il governo piemontese.
E 2 ILMorgini party:a da Firenze, recando al Generale De Lannay presidente del consiglio sardo, nn messaggio della, fm, missione govfli-natim, a li mia Fornefti. in ciai si esponeva la .situa­zione della Toscana e si spiegava la necessità di un intervento ar­mato che riconducesse filano a. dovere e togliesse agli Austriaci ogni pretesto-per mmaéh il Granducati fcSJ governo Toscano, diceva; tra l'altro il messaggio; malgrado te sciagure che lo hanno colpito non vuole abbandonagli anzi vuole jHoseguireì té' coltivare il principio, maionale. Perciò die in ima complica/ione Stana, egli ricorj?é ad un governo; Italiano* Egli pensa che gli interessi di! tnìtì. i-'JStni italiani siaaio solidialì e3ie l'intrusione, nei medesimi dei sverni forestieri sia perniciosa pei? tuMi e lesila della dignità na,-zionale. Egli pensa che quel Governo il cntile p -lm eansa nazionale na.ffesacrlfi2a cosi eroici e sforzi eot ammirabili non può non concorrere flènéMinte in questi principi-,:*.
Il Giorgini si fermò, strada facendo; .a Massa ed a Genova e da entrambe oneste citta rjrfse al p<ià una lettera comunicandogli le tòte iiinpressloxii- A j:liass; occupata dagli1 Jnstrìatìl, udì circolare! con insistevi là vioce e)le- j*trata delle truppe imperiai in To­scana era ceja ed iinniinon (té e ne laceri -Minto al Ministro degli Esteri!.
A Genova egli incontro; J?BsmMstEO Baldasseroui e Andrea Corsini duca di Oasigliiinóf elle sfe dal fi aipMle. avevamo! ricemfo: dal Granduca bordine di recarsi a. < iuieta., ed esseiiÉ) PÉ fól Ì Provincie romane*-avevano pefefc AI recarsi) in Llgnria aspeandO nn vapore elle li portasse a desti a a/ione.
Questi i"ffiÉf8pfÌ non ùmiMM assona ttclncia neiì'Merveitlj'j jtìemontafiij o tìp'nicvaijo nell'Aiistifla tufite le loro speanzfè; Ma sembra-die, passando: M Oi(gM/fMB non inarailèstasscroiysiucepa mcmte la loro opinione j mi efli ne l'I ai tote ìMtizi.ta :al Cornetti Il 25 Aprite rfferisi! 4l àvfcfcfl WyWffl ti/ MìùÈro dal Manduca liijra dicljlìaiF/É>ne 'ndni sua j-étahfia > indispensabile pareM il V'.'verno 'di 1!crìaj:d.teidesse a eli accogliere la proposta Toscana.