Rassegna storica del Risorgimento
TOSCANA
anno
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1931
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pagina
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346
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34 Giacomo Lumbroso
Ho cretìifeQ liane :dl richiamare l*atteu5iione del lettore su qniv tó documenti, perchè iansora- oggi taluno seiabra voler porre in dubbio elle Leopoldo II sia .sitiamo; Responsabile dell'invasione - ÌÌftjllÈ in Toscana (30). In questi ni timi tempi si' è infanta MSf estuila la tendenza a rivedere sen nappi, elateri la -'Sferjb del Risorgimento. BS è certo te 33''te considerare oggi ancora tutti i priiieipi ila-liani meno i Savoia, come dei loschi e;tosMÌÌe Scanni, saijgbbe pel* lo meno ingenuo; W -ijte Leopoldo II sia staffe un ópjffifegsore np* Simo lo Lia mai sostenuta siecliè meno illvOgui altro ba bisogno di riabilitazioni* Mssm le pietre di Firenze ricordano la sua ibonarietà, il; Sitto carattere mite e, per quanto era possili?! in nn sUÉPgft* Ie-: mp.teaidete liberali. Ma ii[>.--raiism.. < ciiiinn'uto ua7aonàie>80. Èie cose diverse, se anclig pat" ragioni contingenti, rparvero in quel periodi? coincidere ed integrarsi. Liberale, a modo suo, il (Granduca 'Io fu certamente -pii di. Qariò 'éìlJéMoi nonostante i0Bg ultimo ni appare ancor oggi éonuè; "fin ef0frg un mas3! dell'Indipendenza Italiana, e citi potrebbe !ffi altrettanto di Leopoldo 11?
Esterna-gy, niit déin IGli zu iédei<boblten Mablea IpSterredungen gebabt babe, .wird vermuthìich dieSen Gegjensìjand in. seiBen Berielitc ewSlMen. Pater vOederholnng etc. etc.
(80; Tra gli altri jpomplanto ireMinando Martini, in ima lettera indirizzata al senatore Umberto erristor -frH òkikm 324 attera -ebe istata pubblicata dal Sapori nella sua monografia) sui; '.Commissàrio (granducale)* -fermava-, -eiie a vincer quella resistenza (di JDlv.orno). poiebè le stremato, scomposto .esercitacelo toscano non. era da tanto, fu stabilito a Gaeta dal Granduca e dal Commissario: tferris.tori cijL chiamare un corpo di truppe ausiliarie austilueliej 11 quale domata die fosse la ribellione, sarebbe rimasto nella città a custodia dell'ordine. Sj più oltre: jttQuanto poi all'avere il di'andtìca mancato- al patto di Gaeta, neaiictife- ciò è wèrò; -Da jdiécìne di anni è mmM dimostrato, da. acumenti ift (pubblica cagione che ja; cmèupa-tone anstt-laea. Cabila eccezione per lavorno, 11 Granduca Leopoldo noni la voli: neppur lui (pag. 43J.
Che In un primo tempo li Granduca avrebbe preferito dj tener gli Austriaci lontano da .JTteétìze è eosa:: provata; ,éi dauna sun lettela ai D'Asfó dèi lì: maggio (v. BAiujAaBKaora, ÒR. flU pv. Ma come potava egli iilu-< lenii cUe l'Austria anciìe troppo genei*tóa a SUO riguardo, volesse Hinitaaae l'occupasdone- ad'unn sola città del Granducato, quando anebe per ragioni strnteglcbe le éonVenjìVfl; d'I dominare tutte: le wttì di-, etttnunlcnzbme dell'Italia centrale?
J'1. ogni modo, povramiù sempre 11 fatto feave di avere Insegato sia pmr entro certó limitai 11 aocoorao dei; nemici1 di iteri.
,S(i invece egli avesse' solennemente é ineq.itivoeji bilineule protestato contro l'Invasione riunrrlttca* Leopoldo ì l avrebbe forse perso il trono con dieci anni p anticipo, ma la JÉMi avrebbe circondai la sua memoria di un'aureola immortale.