Rassegna storica del Risorgimento

BOLOGNA ; TALENTONI BARTOLO
anno <1931>   pagina <353>
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Prigioni anstriadie e pontifìcie in Bologna 353
ancora concluso; e, allora, cambiando i tempi ed 1 metodi, la sua causa veniva sottratta alla esosa procedura austriaca, fi all'alata -alla Sacra Consulta. Ed egli fu destinato alle carceri pontificie dell'Abbadia, molto più miti di quelle austriache, come Finquisito stesso GÌ narra, e -ìMe si trovò con gli altri dodici ricordati pa-triottì bolognesi ' romagnoli, pure essi .cài'ceràti. Cl Pacchioni strinse più particolare intimità.
"Uoii fu liberato, durante il lungo soggiorno di Pio IX a Bo­logna, nell'estate del 1857, perchè, come il Pacchioni, non volle piegarsi a :eiédete la grazia. Scorsi tre mesi, peraltro, dal ri­torno di Pio IX a Roma, per intercessione e sotto garanzia del di­stinto avvocato Tito Masi di Bologna, padre dello storico Ernesto, fu traslocato nelle carceri della Bocca di Cesena, dove il 23 aprile 1859 gli fu notìficata la sentenza con la quale la Sacra Consulta -di Roma, lo condannava a tre mesi di forza imbhlica, quale favo­reggiatore delle Società Segret tendenti ad atterrare il governo
del Pa>a*
Ma trionfando gli eserciti Sardo e Francese, nella Campagna del 1859, sugli austriaci, nella pianura Lombarda, e ritirandosi que­sti anche dalie Marcite e dalle Romagne, pure le nostre provinole, finalmente, venivano restituite a libertà; ed il Talentoni, liberato dal carcere, passava, nello stesso giorno, a far parte del -teeiJiii Proporrò di [Cesella, chiamatovi dal suo compagno di prigionia e di cospirazione, conte Pietro Pasolini-Zanelli e dal Marchese Camillo
Romagnoli.
Fu poi, uno degli esponenti più operosi ed autorevoli della So-eieta 3ÉMMÌ 'm Cesena. Comandante del Battaglione Volontari Cacciatori-<lfl Montefeltru varcò il gufine la notte dal 7 al-1*8 settembre 1S60, passando per Savignano del Rio,dirigendosi, on marcia rapida, su Monte Perticara, poi a S. Agata, a Penna-bill i e Carpegna, giungendo il 10 a Macerata Feltriate di la, dSO-13 proseguiva per Pian di Meleto, S. Angelo in "Mio, Urbania e fe <}ualagna, promovendo ed aiutando l*insurrezione noi ftaesii ' i girali transitava;; giungeva: 1 i a Cagli, ripartendone il 17 per Camerino, dove, 0,9, si fermò per alcuni giorni.
Ma intanto l'Esercito regolare piemontese vinceva l'Esercito pontificio a' Casteladardo? e così la missione il volontari m -termine. Fu loro ordinato di'tornare in Patria.f, mentre tutti gli altri corpi, a Pesaro vepiUO dovuto depositare le armi, i Caccia­tori M MoTifeMtro. pr singolare concsssione dell'onorevole Ga-