Rassegna storica del Risorgimento
AUSTRIA ; FRANCIA ; STATO PONTIFICIO
anno
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1931
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pagina
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405
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**> epimdfo dalla rtvuUtà /WAco-fttórtaE 405
Lumbrnseliini elio WbÒ tempre uomo di elùostro anello fra I mi-mori deU'JJip' jggYtyg, gli splendori delia uzpii parigina; e gli OD ori dell Pofppv Boinnin,, vtHlwa òUtfgf g senso molto più tegfeHfcit non cgtgn-!U Qtwitiliee jnis(;riu(to. Égli, quali che fossero le peerene deìlfàntimo *uo, ili poetica come in religione sentiva tutto il valore della massima s non o-mines propter. sacramenta, sed sacramenta propier koniines * .(ìioè la necessità di adattarsi ìgerapre -a (quanto non credeva assolutamente contrario alla dignità delia Chiesa ed ai bisograSsxròritualii dei popolij } primi 'fàti dèi Cardinale furono gratti a ir Austria : fu. rafforzato:p sistema accentratolaéél governoj itti- abolito il Coni missariato Straordinario delie - Legazioni ; fu dato un Comando particolare aai Centurioni di ciascuna di esse, ma il disegno di liberare" lo Stato dagli auslMaéf non fu abbandonato, perone m il' ftnovo Segretario di Statò non traeva dalla loro presenza i tirno- ri che avevano condotto Bernetti ad Bfet.éggiarlat constatava con apprensione il dissesto finanziario e he ne derivava* Dispose egli pertanto che il Sostituto Segretario di Stato Mons. Capacciiii, il quale viaggiava in Germania apparentemente per motivi di salute, ma realmente] tói un lesione 'e;cclesiastÌGa straordinaria, soffermandosi a Vienna nel luglio 1837, unisse le proprie pressioni a. quelle; del Nunzio al fine dell' evacuazione, ma egli potè ottenere so* lamentò- il consenso alla sospensione del pagamento pontificio. ;a partire dal mese di lóJmbre '(9'8-H.-
Dopo questa cliiarà dini osf razione, della contrarietà papale ad un'ulteriore permanenza del presidio: austriaco, il Corpo Diplomacelo, cominciò a fantasticare che la persistenza del Mettermeli nel suo proposito, dipendesse da segreti accordi con la Francia. Sis site tal-' opinione lo contrariasse, sia cine trovale- pesante Ponue ihtìì'occupazione, ora che la S. Sede non dava più nulla, sia che temesse con la doppia, occupazione di deprimere: troppo lo Stato Pontificio a tutto vantaggio, deMIvoiuzionari, leteSch decise l'em-cuazione. La tranquillità Bell'Italia e della Spagna, le buone disposizioni del Mole, MttXQ ipamffcfyEore del perdono concesso dal nuovo Imperatore per la Sua ijieoronazione a Re del,bombardo-Veneto, offrivano un'occasione favorevole alia partenza. Pettapito,
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