Rassegna storica del Risorgimento

Un oarteggm di //'. D. Guerrazzi 080*f86j 4SS
Carissimo Signore,
Bbbì le sue lettere; lina stampai liei Diritto:. Quando ha notizie di torti
a denunziare mandi saranno stampate. Dunque per la Toscana non ci ha
via di Redenzione? I moderati la intarlano irrimediabilmente? Pazienza! Se
cosi è mille volte meno lacrimevole lo esilio. Qui niente muta, sperano con
la Immobilità nostra vincere la mobilità siciliana, e napolitana' stanno su
la maggioranza àgli a camera come su di una base; <ll fatti, se non fosse la
rappresentanza di un mucchio di ossa inaridite, anco ivermi sì agiterebbero,
-I popoli quietano. Ora poi con la Esposizione è un*oanna< eppure la terra
SE muove, lo nulla dico he consiglio, perchè tanto non si può far nulla, ben
vorrei barattarmi in tartaruga .scavarmi un buco in tetra e dormirei per
4 mesi o 0. Addio : stia sano e mi abbia sempre
tìenova. 24 ottobre 61.
Per aff.mo F. D. QMerrai.
Carìss. Signore ed Amico,
Credeva dopo la mia venuta a Firenze dovessero spesseggiare le sue let­tere, e mi sono trovato deluso; perchè questo silenzio? Non ha più nulla a dirmi? O non mi crede più degnò di sapere?
10 detti opera ad accordarvi; e non tornai a Firenze perchè mi scrissero che si erano accordati, e allora giudicai essere inopportuno.
11 Congresso ci fruttò è continua a fruttarci fastidi ;: jéfi sa., sono incerti di vita politica.
Io essendo vecchio, ed ella non del tutto giovane debbiamo amare le veér caie usanze, però le mando augurii per le buone feste, e per l'anno quanto più desidera felice. Stia sano; e si faccia vivo,
Genova, 23.xn.6i.
Aii'.t. fiittimmi;
C. A.,
Non ho più avvisato per telegrafo, perchè a. quel mòdo non tornerei in
campagna e pormi averglielo; detto un'altra volta* tuttavia sempre grazie
della premura. Quanto mi dice mi accuora, ma che vùol-elila?' jj erede che
lo possa, molto s'Inganna; anco ultimamente raccomandai al sig. Mlglietti