Rassegna storica del Risorgimento
LINCOLN ABRAHAM ; MAZZINI GIUSEPPE ; MELLONI MACEDONIO
anno
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1931
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pagina
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462
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462 QvuAuppe lini a? B co
sembra destinato fare usa rivoluzione y questa paste dello- fisiea, non solo per ile agevolazioni che: (porge agli .espeEtmentatori, ma benanche pel nuovo aspetto/ m ?0É se ne presMta la teoria elettrostatica
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Non meno benemerito dello scicn0.Ré [sMl <li più,. In il -patriota.
.11 Melloni fu legato; .idi afeth.wi'sa feoninn'auza di idee '.eoi I-apostolo, della nostra indipendenza! ..Giuseppe Mazzini.
Erano i fètiapi eroici clpl -cospirazioni segi-eite p:e lXJniftà Ita-liana, jed il Melloni, coinè, il iM-azzin-i e .gli altri sommi, volgeva lo sguardo di aquila, non soltanto: a ila Patria, dilaniata, e divisa, ma anche ai; destai dell'Europa* guardando alla futura sistemazione dei nosHif Rapporti con 1 popoli epe i affacciano sull'altra sponda dell' Adriatica ed agli stessi giport É? taiprgr i* fermami a per l'eterna questione dell'Alsazia} ce dilaniM due popoli, e che ora soltanto sembra sopita. "Meramente w proleliél tu la predizione per la fine dell'Austria e per il fHfi clie 4fl t WM1PI *PÉ a causa dell'India.
Àbramo Lincoln, nel 1853, da iia3M itdirlzzS a Macedonio. Melloni- una lettera? in cm 'te maggióri aspirazioni italiane furono difese dal grande apostolo deindipendenza e d'ella democrazia americana.
La lettera, che ora fede 3è luce, pai' la prima voJtoay, nella sua assoluta integrità, poiché .finora tfe .riportata nelle sue molte stroncature-,- è di una importanza 36 mei0ibùey ;vai, indubbiamente, oltre i confini d'Italia1 e- di 'Europa..
Nino DWltUan. consanguineo (Uipamillo Benso dì tìti-oùr e del Melloni, rifiuto una cospicua somma per la cessione del prezioso auto-grafo, d'f-sidp,raiT.Q' (la Lord rth.rlinV, il quale voleva togliere dalla circolassi oim ini documentoChe egli giudicava nocivo alla, causa della Jugoslavia.
Basbi accennai a tale latto, per comprendere fenorme importanza del documento, che l'amico D'Althan ha; voluto gelosamente conservare* .. te-s-timouiauza- ttèretia 6ÉÌ nostro buon diritto sull'altra sponda, àolV Atmritfsimo. Edmondo De Aniicis, nel 1908, voleva pubblicare il documento* facendone il capolavoro sociale da tutti aspettato: mentre Giosuè Carducci, che lo conosceva, lo definì, la pa-