Rassegna storica del Risorgimento
CARANDINI TRIVULZIO VITTORIA
anno
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1931
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pagina
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726
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(HOMIimi; H'tnifrcmzl
F(U, né a (Miiarirsi. le (Jàtei.: Qui il IHiea fili,; Ctsù'i, non Norie mai genite di bBotoO a; hi popolazione glielo fa conoscere scimi roropli-me-nt ;e ìn se ne inqnleia : e ancora: Il nostro caro duellino BI bestàalitùiiiiia dietro L'aitm'e certo non dà uessnn indizio di (ìssei-sl corvetrtoTèdi fQWtiti divenire nu buon jÉiiifeteostìtiii(iiialea. -. Di fronite. agli jflèniinlltì:, che non las0taÉo trasparire nulla di bene, essa diventa ngsitna j nia poi sinteiTonipe per unto sprazzo di spirito: avrai saputo.iene il nostro duellino anziché far concessioni x>refeirenbe andare ai fare il caporale in ]ijsélairfT11 tijj suoi suddiift sottoscriverebbero per fàìrgli avere nn grado di ufficiale, pnpGliè sé M andasse avvero}: Uff!! . Modena rigurjìira di Te-desSfij-' adogtìt passo nn croato : sa e li e ne muoiono, ma le pUre efie rinascano eentnpBGati, ciò la esagera e per non incontrarli si tappa in casa Mancai:! libertà* tutti temono di esprimere il proprio pensiero apertamjÈatej ed. esclama: meglio andare, in Oaìifornia : e poiché la sorella le- aecomainda di essere prudente di non osare troppo nello scrivere , perchè se aprissero le lettere potrebbe avee noie e peggio, .élla risponde sicura e nera:? Ti meravigli che io scriba cosi libei'améJSter senza timore che Le mie lecere vengano aperte; qui, so cpast di) certo che non le aprono, poi se anche lo facessero, io scriverei lo stesso, pereliè ho piacere che sappiano il mio modo di pensai! : E, quasi a darle immediata prova della propria indifferenza: Ti dirò dunque, che io sono sempre più nera ejtfite te ose' n;osÉe: vanno alla strapeggio. Avrai! saputo dai fogli cne la nostra irda Nazionale si "è dimessìi in massa, spinjp: ciò dai. continui insulti die èssa riceveva da tutti i soldati si estensi,. che anstóaéi. XI 3Ó>Mà; ha creduto bene di accettare questa dimissione e con èi'o esso non ha fatto1ielle accrescere nella popolatone quel-odio per lui, te già vi era in grande abbondane W noi ora siamo, totalmente in mano ai Tetógfci* ed abbiamo perduto quell'unica larva clieit riehiamava il jene ppsat, apfeenea AèlÉ noi la speranza di un pi lieto avvenire
Nel 1859, dopo care pei" incalzare della guerra e per il turbinare dai moti rivoluzionari, i Duchi avan" dovuto laiare Elfo* dena per sempre, Vittoria tòatyPÌÉ fe espunta, a presiedere il Comitato delle donne modenesi per soccorsi dei volontari della guerra di redenzione poiché tutti sapevano j sentimenti italiani che raccliindeva l'animo della nobills8M signora, DéJ Gomitato: fece parte da principio anche G-iiisepe 'Gìnribalidi,.. eie era ora a Modena.
Gostitoitt) l'esercito fidila, Lega, Oentralej resifata fe iWii