Rassegna storica del Risorgimento

CARANDINI TRIVULZIO VITTORIA
anno <1931>   pagina <737>
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Delhi numerosa pr<xluzinue venuta alla luee in occasione del XD LCOU-gresso sociale é gotto l'ispirazione del Gomitato amMano romagnolo diamo qui appresso notizia; ma rivolgiamo particolare' yntteiÉone all'opera particolare degli egi?, Membri di >mm aniitato, degna di essere rilevata per la sua im­portanza.
5*3, punterò uideo, Gri<!tvmxi OANEVAZZI illustra e pubblica le memorie, di ,' Qoinpvùmesso det 1831. cioè di Ermenegildo Zeneroli di Solaro, che riusci a riparare a oirn- e poi In Francia.
GUIDO pAsxÀxetifet pubbilcjt'MTWs Wiiem fiii fflmmmm MìmmM Menotti in data 4 marzo 1831 all'i, r. delegato provinciale di polizia di Mantova, Giuseppe Sebregondi per pregarlo di far pervenire un no scritto al marito Giro Me­notti, chiuso nelle carceri militari di S. Sebastiano prima di esser trascinato a Modena da Francesco IV.
EMILIO 3?ASLT.I RQCOA ricorda il soggiorno della duchessa Maria, Luigia a JHaeenm durante i moti parmensi del 1831.
OMERO MASNOVO esamina ancora le origiM dei moti, parmensi del 1831; ch'e­gli trova nelle infiammate prolusioni tenute all'Università da Macedonio Mel­loni e da Giacomo Toramasini.
PAOLO MASTRI espone la fine della Marcia su Bqma del 1831 alla luce di do­cumenti editi ed inediti provenienti dal carteggio del colonnello Sante iMontesl cbe vi ebbe molta parte.
GIOVANNI NATACI tesse una breve biografia del generalo:- Giovati Clemente Busi l'uomo di fiducia del gen. Armandi, ministro della guerra del Governo pròvvisoriot e come tale comandante di Ancona, obbligato a riconoscere la ne­cessità .della resa:
GHMELU) PARISE, pubblica ed illustra una lettera inedita di Aurelio Saffi sul padre Girolamo, patriota di18Hl- e- seguace dèi Sercognani nella Marcia su Roina,
FULVIO GATTONI, dà alla towe un'ottava in lode di un generale austriaco ini Bologna nel 1831 cioè del ILrabovsky; che si comporto in modo da acquistarsi le butpàtie- del bolognesi, non ancora prevenuti contro il Governo austriaco, e condannato poi nel 1849 alla pena di morte-per avere assunto il comando su­premo' degli ungheresi taBOrtì contro l'Austria.
/ primi effetti a wn Marino dei moti del 1831 furono, secóndo Funaio FBAN-oiojsr tutt'altro che favorevoli agli insorti e ai loro fautori, segnatamente a Bartolomeo Borghesi, de* quali alcuni cittadini chieserio sfrutto. Ma la pru­denza del primo reggente Ludovico Belluzzl seppe evitare ogni affronto ai rifugiati ed ogni contrasto collo Stato pontificio colle truppe austriache.