Rassegna storica del Risorgimento

1860 ; MILLE (SPEDIZIONE DEI) ; SICILIA
anno <1931>   pagina <107>
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Xìflf Congresso Sooiafa di Palermo i7
no daccanto al Generale pei discutere sul luoghi più opporttino a lo sbarco, che verri* scelto non pia a Porto Palo, in base ai dati sba-, gliati del piano idrografico, ma in base agli schiarimenti che Casti-glia potè porgere con la stia lunga esperienza Ielle coste siciliane., il forse, qnalora fosse stato messo a dirigire il Lonibardo, un altro esperto siciliano, si sarebbe potuto evitare, all'entrata del porto di Marsala* 'incagliamento dovutogli a furia del Bbdo.
Frattanto, mi mattoide si crai buttato a mare provocando un salvataggio di cui Garibaldi rimase ammirato.* iion è giusto dimen­ticare che quel mattoide fu salvato appunto da uno di quei marinai siciliani gitimi arrivati : Bartolomeo Vitale. E, prima di dirigersi Marsala, sono sempre i siciliani che riescono a strappare al pilota Strazzera da Trapani le preziose informazioni dell'ultimo momento.
E' risaputo poi che lo sbarco avvenne sotto il fuoco delle navi borboniche: or, come persuadere i padroni .ielle barche, riposate nel porto, a porgere il loro aiuto? Castiglia disceso dal Pieiniii!tif in com­pagnia di alcuni suoi fidi, tutti siciliani, eccettuato l'ottimo pilota Andrea Rossi di Diana Marina ve li constrinse col revolver alla mano : similmente narra di aver fatto Giuseppe La Masa, disceso dal Lombardo con Fuxa, QcMpinti, Scognamillo e Vian.
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I Maraalesi, al fracasso improvviso delle cannonate e all'irru­zione dei garibaldini,. rinchiudono nelle case. Ma dice il Sam-pieri - tosto che La 3asa, Grispi, PalizzOlo e pi altri piegarono a tutti, parlando il dialetto; ieì luogo, che noi eravamo lì per abbat­tere la mala 'nori fei Borboni, In popoIa50S! ìnssieurata ci ac­colse fraternamente . A Marsala rve: ancora Garibaldi cominciai, a valermi di Ci'ispf* siciliano onesto e di molta capacità e che mi giovò sommamente negli affiarì govelnajtyi e nelle indi­ce spensabili relazioni coi paese che m non (conoscevo . È a Marsala Crispi prepara e fa votare il decreto che annuncia la dìliM, de­creto che avrà poi più solenne sanzione dal decurionato di Salemi. Da Marsala partono vari proclami di La Masa, ristamipati a Mazza* ra, e annimcitìtìtìi la liberazione in nome di Vittorio Eitìanuele. Fat­tasi pnoscere per l'eroe del ''48, il La Masa riusciva a pftìvoearS! una pubblica dimostrazione subito dice lui agghiacciata da un or­dine inopportuno di stato d'assediò emesso dal Stitttorl. Da Marsala