Rassegna storica del Risorgimento
1860 ; MILLE (SPEDIZIONE DEI) ; SICILIA
anno
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1931
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pagina
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108
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*8 XVUI Congresso Sodale di Palermo
partìì; ancora un fyWfà-. d.Palizzolo a QìtèitfcfòipM Coppola capo delle squadre di Monte San1 <5ì'ulian altri' leltefciB Manda Calvino agli amici trapanesi altre ne spedisca La Masa ai fratelli Santanna. di Alcamo : è le squadre dei Saitaana andranno a incontrare (Garibaldi a mezza Sfèàda Ip Marsala Q lulémi nell'exfeu<a; di IUmpingallo e quelle del Coppola raggiungeranno i Millea-Saleatìi fra il 13 e il 14 e combatteranno al fianco loro lasciando aipalataftmi'morti, e feriti. Ma già La Masa, Giuseppe Camp,,. Oddo e Puiprecedono il :sciia gloriosa quale a Salemi, a Santa Mafai, a MazzaTa, Éajftanna, Castelvetrano araldi clHena novella etnèe mutando ovunque la antiche magistrature in Some del Dittatore- r riportandone aiuti di, denaro, di uomini e dii cibarie.,
A Salenti' Achille Campo e Giuseppe Orlando impiantano un'officina per il montaggio di quei cannoni che valgono poco ma danno bella apparenza. Da Salemi Salvatore Calvi move in avventurósa ricognizione sulle alture prospeManL:Oalatafi"ini e vi. scopre là posizione e il nuinerS del neniicó.,
La mattina del 15, nella Citta dittatoriale, suona la diana melodiosa e Abba il Senofonte della spedizione et* da- questo quar-dretto, che ha per protagonista une dei nostri : Bàccuglia il buon vecchietto: palermitano, che non parla mai',, si allaccia le calzature H al lume della mia candela : torna dall'esilio col nostri compagni a come un popolano fuoruscito del Medioevo.
Sergente bàccuglia, che tempo avremo oggi?
Bisognerà? federe il generale in faccia : ma sarà bello1,;!:
E fu bello veramente, perchè segnò la 'vittoria. ;cfe Garibaldi ha magnificato .col suo più acceso lirismo. Dei Sieìliiiani dei Mille, vi muore come dicemmo Sebastiano GaHgarsàtelhe 'Ab;ba ricorda sul Lombare, nell'aitto dì additare ai compagni Pisola, di Favignana, dove era -nato;>- e nel cui bagno penale marciva* ancora il compagno di Pisaeaue, Giovanni Jlcotera. WMfàA quarant'anni al r incirca e era figlio di un fornaio* Frequentando, i liberali che il Borbone reìcj-gava a domicilio coatto, s'era innamorato aneli'esso di quelle idee pericolose e fu ben presto soggetto alle persecuzioni della sbirraglia. Perdo, esulato da pi'iaa in Tunisi poi a Malta,' sì era rifugiato finalmente ,a 'Genova donde era mosso eolia gloriosa spedizione e col grado di sergente. Durante l'esilio non aveva mai dato notizie alla sua famiglia, ma i suoi ne appresero Pat'riyo a Marsala ricevendo, per mezzo dìi una barca favignanese, un fagotto di biancheria da lavare : poi l'annuncio della morte!