Rassegna storica del Risorgimento

1860 ; MILLE (SPEDIZIONE DEI) ; SICILIA
anno <1931>   pagina <111>
immagine non disponibile

3CVIU Congresso Sociale di Palermo m
più: ìa quegli istanti che la malignità fomBe maggiormente offu­scare e Francesco Crispi è .di questo numero.
* *
Dopo tikafijni, fra coloro Che daranno la notMa della vfcria è Giuseppe BracoMa partecipa aloizfoj Amaria il simile fa Crispi rsó Rosalino 11 cui paìàii lei valoremostrato., nel combatti* mento da Giacinto Carini, Giuseppe Orlando e Salvatore Calvino a verso Mcola Fabrizi in Malta. Il segretario del Dittatore matìì scrivendo i decreti dell'organw/tóone e il 17, da Alcamo, instituisce un Consiglio di guerra per tutti preati che si commettessero tanto da militari che da semplici cittadini durante lo slfetQ di guerra, po­nendo a presiederlo il vecchio Oalona e mettendogli arranco come giudici Giacinto Carini ;e Antonino; Forni B, mentre la sMfem jpio=-, cede per Partinico e Borgetto, La Masa e Faxa,- *e/sfiM con la. divisa ÌMIi *48, sollevano i paesi di Goi'leSie, Mezzoiuso, Misilmeri, Termini e Bagheria istituendo altri governi provvisori e licMamando alle armi i picciotti del versante orientale e della provincia di Girgenti. Di Cristina è mandato a riannodare le squadre di Mezzomonreale che opereranno di conserta, con quelle di Rosalino Pilo e di Giovanni Corrao sparse nel versante occidentale, .onte- ufficiale di collega­mento col Pilo, che ha il suo quartier gegeMi É Carini, è mandato l'amico suo, Salvatore Calvino che pochi giorni dopo assisterà; ajlla morte gloriosa del precursore dei. Mille e ne raccoglierà l'ultimo rè-
. I Mille, continuando per la via.consolare, sono arrivati al Pioppo dove J;fAhlia descrive Ignazio Galena intento a mostrare gli shocchi dond'erano discesi a Palermo i napoletani del '20 e del IS?? e prea cisameute al Pioppo, in un vivace scontro coi borbonicìjv cade un altro dei quarantacinque siciliani venuti dal continente. Egli è An­tonio Rizzo da Trapani, il cui nome oggi figura in una lapide che si legge nell'atrio del palazzo munaciipale di quella città: trasferitosi a Genova qualche anno prima, (a' guanto pare non per ragioni poli­tiche ma private), non era rimasto insensibile al grido della patria dolorante ed insorta: ed ecco moriva, come il suo commilitone Ga-ligapBift-i poco dòpo aver toccato il suolo della sua terra e senza aver avuto il refrigerio di abbracciare 1 parenti.
Poi è la notte della terribile marcia pei' raggiungere il versante